Volontari della Protezione civile ricevuti in udienza da Papa Francesco

Rimini

Una delegazione in Vaticano. In rappresentanza di un piccolo, grande “esercito di pace” sempre pronto a entrare in azione di fronte a qualunque emergenza, dalle calamità naturali al Covid, all’arrivo di profughi in fuga dalla guerra. Otto volontari della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, insieme a due funzionari dell’Agenzia regionale, accompagnati dall’assessora Irene Priolo, sono stati ricevuti questa mattina in udienza da Papa Francesco nella sala Clementina del Palazzo Apostolico, a Roma.

L’incontro, promosso dalla Santa Sede e dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, nasce con lo spirito di accogliere volontarie e volontari appartenenti alle organizzazioni nazionali e territoriali di Protezione civile, esempio di integrazione tra solidarietà e professionalità. Persone impegnate, in particolare negli ultimi due anni, nelle attività emergenziali per contrastare la diffusione dell’epidemia da Covid 19 e nell’accoglienza dei profughi in fuga dall’Ucraina.

I volontari presenti oggi in Vaticano, in rappresentanza degli oltre 22.500 iscritti in Emilia-Romagna, fanno parte dei coordinamenti di Rimini, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Parma, Agesci Emilia-Romagna e Croce Rossa Italiana - Comitato Regionale Emilia-Romagna.

Il volontariato in Emilia-Romagna a servizio della comunità

Un esercito di 22.554 volontari pronto a intervenire in caso di emergenza e impegnato a prepararsi per affrontare ogni calamità. Organizzato in 431 associazioni operative da Piacenza a Rimini, il volontariato è uno dei pilastri sui cui si fonda il sistema di Protezione civile regionale.

I numeri sono aumentati negli ultimi due anni, in particolare a partire dai primi mesi del 2020, in concomitanza col primo lockdown: per rendere operativi a tutti gli effetti i nuovi iscritti, sono stati organizzati percorsi formativi specifici.

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