Viserba, pista ciclopedonale troppo stretta, l’allarme: «I pedoni rischiano di essere investiti»

Rimini

Ciclisti che fanno zig zag tra i pedoni. Monopattini elettrici che sfrecciano a tutta velocità. Persone che rischiano di essere travolte uscendo dagli stabilimenti balneari. Il Parco del mare nord, a sentire residenti ed operatori turistici, sarebbe peggio di una giungla. Le lamentele, particolarmente animate sui social, interessano il tratto da via Palotta a via XXV Marzo 1831. «Non si capisce se è pedonale o ciclabile, sta di fatto che in certi punti è largo appena un metro - lamenta Cinzia, residente di Viserba -. Qualche giorno fa ci passavo con la mia nipotina di tre anni e ho visto un ragazzo con la bici elettrica che faceva lo slalom tra i passanti. Prima o poi, qualcuno finisce tranciato».

«La pista ciclopedonale di Viserba? Mi lamento ogni singolo giorno». Roberta Perazzini lavora al bagno 18, nel bel mezzo della zona che diversi appelli facebook denunciano come «troppo trafficata». «Ho persino assistito ad un ragazzino che, uscendo dal mio bagno in bici, è stato investito - spiega -. Si è immesso non riuscendo a vedere bene, perché le piante gli impedivano la visuale». Tra «aiuole e curve che rendono la pista ancora più stretta e pericolosa», come sottolinea anche la residente Maria Cristina Muccioli, attraversare il tratto tra le due vie e uscirne illesi parrebbe essere un miraggio. «Il problema parte dalla zona degli scivoli - rincara la dose Girolamo Lopez -. Quando esco dal mio stabilimento trovo bici e monopattini che sfrecciano a destra e sinistra, senza un cartello che regolamenti. Siamo in balìa di sciagurati che corrono e rischiamo che qualcuno si faccia male sul serio». «Ci viene detto che quel tratto è ibrido, ma dove sono i segnali? - gli fa eco Cinzia -. Quando passo con i miei nipoti in passeggino a malapena ci entriamo. Cosa bisogna aspettare prima di intervenire?».

Immediata la replica dell’assessore ai Lavori pubblici Mattia Morolli. «Quando presentammo il Parco del mare nord - puntualizza -, quel tratto da via Palotta a via XXV marzo era stato previsto a senso unico». Furono i numerosi incontri pubblici organizzati con i cittadini, spiega, ad imporre una modifica al progetto. «Dato che vie come Bainsizza, Cividale, Gorizia e Monte Grappa sono a senso unico - prosegue l’assessore -, bagnini, residenti e operatori chiesero il doppio senso e l’eliminazione della ztl, così da facilitare l’accesso a quelle vie. Abbiamo scelto di accontentarli». L’impressione, però, è che la carrabile a doppio senso in cui passano ininterrottamente autobus e macchine abbia “spinto” sempre più biciclette e monopattini a spostarsi sulla pista che costeggia il lungomare. Divenuta, ammette Morolli, una «zona promiscua e fonte di potenziali disagi». «Il tema della viabilità e della sicurezza è sempre stato preso con serietà da questa amministrazione - conclude -. A settembre ricominceranno i consueti incontri sui territori. Ci confronteremo con i cittadini, così da intraprendere soluzioni condivise che vadano incontro alle loro esigenze».

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