Vigilia di Natale a tavola: in sette tavole italiane su dieci domina il pesce, ma il 2% sceglie il vegano

  • 21 dicembre 2024

Su oltre sette tavole italiane su dieci (71%) sarà una vigilia di Natale all’insegna del pesce, con una tradizione del “mangiare di magro” che resiste nelle cucine lungo lo Stivale, grazie anche all’impegno della flotta peschereccia nazionale, nonostante i danni causati dai cambiamenti climatici e dall’aumento dei costi di produzione. Ad affermarlo è un’analisi di Coldiretti/Ixe’ diffusa in vista del 24 dicembre, che prevede l’astinenza dal consumo di carne, la quale sarà comunque presente in una casa su cinque (22%), mentre solo una ristretta minoranza (2%) si indirizzerà verso piatti integralmente vegetariani o vegani. Sulle tavole natalizie - ricorda Coldiretti -, il pesce italiano è ampiamente rappresentato, con varietà come alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie. Una ridotta minoranza, rispettivamente l’11% e il 14%, proporrà anche ostriche e caviale, grazie anche alla crescita della produzione Made in Italy. Basti dire che le esportazioni di caviale nel 2023 sono state pari a quasi 22 milioni di euro in valore.

Ampia scelta e low cost

L‘ampia varietà del pesce a disposizione consente anche di preparare menu low cost per la vigilia coniugando la necessità di risparmiare qualcosa senza rinunciare al gusto. I cuochi pescatori di Campagna Amica hanno elaborato una proposta da 30/35 euro per 4 persone che comprende spaghetti con battuto di alici, zuppa di pesce (triglie, gamberi bianchi, canocchie di mare, pesce azzurro) e frittura di paranza. Ma il mare tricolore e la tradizione della cucina marinara offrono anche tante altre ricette per tutte le tasche, dal polpo con patate ai gamberi agli agrumi, dalla Calamarata (pasta) alla Spigola ripiena di broccolo romano in crosta, dal capitone alla brace in salsa al calamaro ripieno. La scelta di pesce locale a “filiera corta” - sottolinea Coldiretti Pesca - non solo garantisce freschezza e qualità, ma supporta anche un settore, quello della pesca e dell’acquacoltura, che coinvolge circa 12.000 imbarcazioni

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