Verucchio. Torre campanaria, cadono coppi e pietre: ecco 50mila euro per i lavori

Rimini

Torre campanaria, volano i coppi. L’amministrazione di Verucchio metterà sul piatto 50mila euro al primo assestamento di bilancio. La culla dei Malatesta, per risolvere criticità annose, diventerà presto cantiere a cielo aperto. Tutto è partito dalle lamentele dei residenti che, sotto la torre civica «temono per la propria incolumità, dopo il crollo di coppi e sassi. La giunta comunale precedente a quella attuale, dicono, si sarebbe limitata a transennare l’ingresso della torre. Una misura insufficiente a scongiurare pericoli. Nel frattempo non era mancato chi, gridando allo scempio, invocava chiarezza sul fiorire delle antenne in città.

A fare il punto è l’assessore ai lavori pubblici Luigi Dolci che precisa: «L’area della torre resterà transennata, a garanzia della pubblica incolumità. Quanto all’intervento di impermeabilizzazione e ristrutturazione del tetto, con montaggio del ponteggio, ha un costo di 50mila euro». Motivo per cui, la giunta individuerà le risorse al primo assestamento di bilancio. Riguardo ai ripetitori posti all’interno delle aperture della torre sono tutti destinati a servizi istituzionali: l’uno per il centro civico e l’altro per le scuole primarie di Villa Verucchio. Anche gli altri tre ripetitori per videosorveglianza di recente posizionamento risultano autorizzati. «Parlare di scempio è un’esagerazione – conclude -. Lo definirei piuttosto il prezzo che va pagato al progresso, come nel caso delle antenne televisive e delle parabole che campeggiano sui tetti».

La roadmap

Intanto il gruppo “Verucchio che vorremmo” passa in rassegna le risposte ottenute nel recente consiglio comunale. Dati alla mano, per via Ponte Verucchio, i lavori inizieranno entro metà settembre: il tubo difettoso, che tanti disagi ha causato, sarà sostituito per un tratto di 200 metri, mentre il manto stradale «verrà ricostruito entro un anno». Nel frattempo, l’amministrazione si impegnerà a trovare i fondi per completare l’asfalto. Quanto a via Lamarmora, è stata progettata la costruzione di una vasca di laminazione nella parte bassa del Parco degli Ulivi. «Ne abbiamo richieste due - ricordano dal gruppo – di cui una a ridosso del fosso. Una volta realizzate, le vasche creeranno un bacino che permetterà il libero passaggio delle acque piovane nelle fognature, anche durante eventi meteo eccezionali e verrà eliminata la vecchia conduttura».

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