Vende la storica osteria di Sant’Agata Feltria: “Ma sono pronta a insegnare tutte le mie ricette”

Nessuna richiesta per noto ristorante in vendita da quattro anni. La proprietaria rilancia: «Affiancherò i nuovi proprietari per insegnare ricette storiche». Ha chiuso i battenti il 21 dicembre 2020, dopo 45 anni di onorata attività, ma non si è registrata alcuna manifestazione di interesse per il celebre “Tre castagni” di Sant’Agata Feltria, un pilastro dell’entroterra riminese deputato a scampagnate e feste. Completo di attrezzatura ancora in ottimo stato, questa struttura offre, appena varcata la soglia, un vero salto negli anni Novanta. Ambienti che l’agenzia incaricata della vendita propone di mantenere inalterati per tagliare ulteriori spese facendo rivivere alle nuove generazioni un periodo iconico. Le ultime al timone sono state Francesca e Sara Urbini.
La storia
Quasi mezzo secolo fa, i loro genitori, Giuseppe Urbini e Elena Baltesini, si innamorarono di un locale in vendita, circondato da castagni. Un’avventura rischiosa visto che il padre (poi scomparso nel 2009) era camionista e la madre (che è venuta a mancare dieci anni dopo) si dedicava alla stagione. L’intuizione, tuttavia, fu azzeccata: una manciata di anni dopo il locale era celebrato ovunque «per i piatti a base di tartufo e le sue pizze». Tra i clienti, vip come l’esperto d’arte Vittorio Sgarbi e l’attore Vittorio Gassman. A far propendere per la chiusura non è stata quindi la mancanza di prenotazioni né la pandemia, ma la difficoltà di conciliare una conduzione familiare con la cura dei figli.
I dettagli
Quali sono i numeri dei Tre Castagni? Ben 150 coperti all’interno e altrettanti all’esterno, una grande cucina e la pizzeria con tre forni a legna, due dispense oltre a un appartamento con tre camere e un bagno. L’annuncio, postato dall’agenzia, si rivolge a famiglie o gruppi di amici «che lavorano alle dipendenze ma sentono che è arrivato il momento di fare il grande salto» al prezzo, sceso in picchiata, di 215mila euro. La ciliegina sulla torta? L’attuale proprietaria è disponibile a un affiancamento, se richiesto, per riproporre i piatti della tradizione che hanno reso questo posto indimenticabile. L’espressione cedere il testimone, per una volta, non è solo un modo di dire.
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