Un arresto a Cervia e mezzo chilo di cocaina trovata a Rimini: sgominata a Parma la banda dello spaccio VIDEO

Rimini
  • 22 luglio 2024

Un sequestro preventivo da 360.000 euro nei confronti di tre persone, somma ritenuta provento dell’attività di spaccio, e misure cautelari per sette persone, di cui quattro custodie in carcere e tre divieti di dimora nel territorio della provincia di Parma. Questo, fa sapere la Procura della città ducale, il bilancio dell’operazione svolta nelle prime ore di questa mattina dalla Guardia di finanza della città emiliana, che ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare e un decreto di sequestro preventivo, emessi dal gip su richiesta della stessa Procura, nei confronti di sette albanesi indagati per le ipotesi di reato di detenzione a fini di spaccio e spaccio di cocaina.

Un arresto a Cervia

I finanzieri, subito dopo l’acquisto della cocaina da parte di consumatori o rivenditori, hanno svolto dei controlli nei loro confronti, sequestrando ogni volta la droga che veniva trovata. Ad esempio, spiega la Procura, “un corriere, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere, nel marzo 2023 è stato controllato a Cervia e arrestato in flagranza di reato mentre prelevava dal doppio fondo della sua auto tre pacchi contenenti cocaina, per un peso complessivo di 3,310 chili”. Secondo l’ipotesi investigativa, inoltre, “la droga, una volta giunta a Parma, sarebbe stata dirottata anche in altre province - Pesaro e Urbino, Macerata, Alessandria, Brescia, Mantova, Ravenna, Rimini, Udine e Pordenone- grazie all’utilizzo di svariati corrieri”. Complessivamente sono indagate 15 persone, tutte albanesi, alcune delle quali “ritenute di notevole spessore criminale”. Nel dettaglio, secondo l’ipotesi d’accusa “il principale indagato, un 40enne, già condannato per traffico internazionale di stupefacenti in Italia e già detenuto all’estero per gli stessi reati, avrebbe avuto il ruolo di grossista e si sarebbe avvalso di collaboratori incaricati di custodire la droga o di fare da corrieri”. Sarebbero poi emerse, prosegue la Procura, “le condotte illecite dei pusher che a lui facevano riferimento, degli indagati che rappresentavano i suoi canali di approvvigionamento e dei suoi clienti in altre province”. Il 40enne, per il quale è stata disposta la custodia in carcere, “è risultato nullatenente, nonostante vivesse con la sua famiglia in una villa nella periferia di Parma, che sarebbe stata utilizzata come magazzino per la droga”, e avrebbe avuto contatti “in grado di garantirgli forniture costanti di cocaina per quantità considerevoli che avrebbe pagato 27.000 euro al chilo, per poi rivenderla a 40.000 euro al chilo”.

Mezzo chilo di cocaina trovata a Rimini

Nei confronti del 40enne e a carico di altri due indagati - il corriere arrestato a Cervia e uno spacciatore che avrebbe effettuato almeno 222 cessioni di cocaina a Parma- “il profitto delle cessioni di droga è stato quantificato in 360.000 euro”, ed è quindi stato eseguito “il sequestro di questa somma su beni mobili e immobili e su partecipazioni societarie dei tre”. Durante le indagini sono poi state riscontrate “numerosissime cessioni, pari almeno a nove chili di cocaina, venduta a un prezzo compreso tra 50 e 70 euro al grammo”. Infine, la Procura fa sapere che “nel corso di una perquisizione svolta oggi a carico di uno dei destinatari della misura cautelare residente in Rimini sono stati trovati altri 500 grammi di cocaina”.

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