Tutela del fratino nella spiaggia libera di Rimini, raccolte centinaia di firme

Una petizione con oltre 550 firme per «salvare il fratino e il suo habitat naturale e dire no ai grandi eventi nel tratto di arenile libero antistante l’ex Colonia Bolognese». Ribadisce così, in modo netto, la propria posizione l’associazione “Monumenti Vivi Rimini” a pochi giorni dalla scadenza - prevista il 17 aprile - del bando per l’utilizzo della spiaggia libera per l’organizzazione di concerti e spettacoli a Rimini sud nel periodo che va dal 10 luglio al 24 agosto 2025. L’appello urgente è rivolto al Comune e al sindaco Jamil Sadegholvaad. «Fermatevi – chiede Monumenti Vivi all’amministrazione - riconsiderate le vostre scelte. Avviate un confronto aperto e costruttivo con le associazioni ambientaliste e con la cittadinanza. E’ ancora possibile invertire la rotta e scegliere la tutela del fratino e della biodiversità costiera, invece di comprometterla con eventi altamente impattanti. E ai cittadini diciamo: non restate a guardare. Informatevi, parlatene, condividete. Fate sentire la vostra voce».
La biodiversità
Il futuro del fratino – e del mare di Rimini – per l’associazione dipende anche dai cittadini, invitati a firmare e a far firmare la petizione presente sulla piattaforma Change.org. «I termini del bando – spiegano dall’associazione - non sono ancora scaduti, chiediamo che venga ritirato. L’immenso valore naturalistico della zona di spiaggia prescelta dal fratino presenta dune embrionali e una ricca quanto particolare biodiversità vegetale, come attestato anche dal dottor Thomas Bruschi in una relazione botanica redatta lo scorso anno». Monumenti Vivi ricorda che, diversamente da quest’anno, nel 2024 non ci fu alcuna nidificazione del fratino e che nel 2023 scomparve l’unico pulcino sopravvissuto tra tutte le covate della stagione. «Il palco degli eventi estivi – sottolinea Arianna Lanci - occupa una grande porzione di spiaggia libera che non è più garantita per coloro che vogliono usufruirne, privando di fatto la comunità di uno spazio già scarso, inoltre crediamo che si debba tutelare e valorizzare quel tratto di spiaggia anche smettendo di utilizzare l’area per il vaglio delle sabbie». Appoggiano la petizione altre quindici associazioni ambientaliste: AsOER; Wwf Rimini; Fondazione Cetacea; Greenpeace – Gruppo Locale di Rimini; Animal Freedom; DnA Rimini; Lipu Forlì Cesena; Lipu Pesaro-Urbino, Lipu Bologna, Lipu Reggio Emilia; Legambiente Valmarecchia; Wwf Forlì Cesena; Macondo APS e Smagliature Urbane.