Turismo dall’India, giro d’affari milionario. L’esperto: “Ecco come intercettarlo”

Rimini

E’ il Paese più popoloso al mondo: 1,4 miliardi di abitanti. E’ la quinta potenza economica: 3.200 miliardi di euro di pil (l’Italia, settima potenza, ha un pil di 2 miliardi e 100 milioni). Ed è uno dei mercati turistici di maggior crescita: entro il 2030, in Italia, sono previsti 2,5 milioni di arrivi, l’82% in più del 2023. Stiamo parlando dell’India, Paese in forte espansione e capace di produrre, solo nel 2022, un giro d’affari turistico di oltre 15 miliardi di dollari. Numeri importanti, che non determinano, però, ricadute turistiche su Rimini. E sui quali la società riminese di ricerche di mercato Thrends, in questi giorni, ha pubblicato un report. «Siamo davanti ad una realtà tra le più promettenti per il turismo incoming in Europa – commenta Andrea Agazzani, responsabile ricerche di mercato per Thrends – e che andrebbe presa al volo anche da noi: l’India, grazie alla sua crescente classe media e alla forte propensione dei giovani a viaggiare, ma anche grazie all’evoluzione degli operatori aerei e a nuove facilitazioni sui visti, è in grado di garantire un flusso turistico in continua espansione. Che, spero, il comparto vacanziero riminese sappia intercettare».

L’impennata

Secondo lo studio Thrends, infatti, nel 2023, in India, si è registrato un aumento salariale del 10%, con una classe media in forte ascesa, e anche molto giovane. «Questo segmento di popolazione, per il 65% sotto i 35 anni – puntualizza Agazzani – può vantare un reddito intorno ai 36 mila dollari l’anno. E c’è da considerare che i millennials indiani occupati possono vantare un budget di 6.000 dollari l’anno per viaggi principalmente riservati ad aspetti culturali, del benessere e dell’enogastronomia». E con l’Europa a fungere da meta più ambìta: solo in Italia, col nuovo visto europeo, sono state presentate, nel 2023, 91 mila domande di visto. «Ma c’è un aspetto del report che fa ben sperare – osserva il manager Thrends – ed è quella delle ricerche di pernottamento effettuate, nel 2024, su sistemi di prenotazione on-line delle strutture ricettive italiane, per l’83% alberghi (dati in collaborazione con Lybra Tech): al 5° posto, con 71 mila ricerche, figura Rimini nel cluster Riviera Romagna, mentre al 1° posto, con 178 mila ricerche, c’è Positano nel cluster Costiera amalfinata, quindi Firenze, Roma e Venezia, quest’ultima con 110 mila ricerche, tutte nel cluster Città d’arte».

I brand conosciuti

Ma perché queste 71 mila ricerche dovrebbe creare ottimismo tra gli operatori riminesi? «Perché – risponde Agazzani - se le prime quattro mete sono brand turistici conosciuti in India, per la loro storia, ovviamente, ma anche per opinion leader indiani: atleti, ma, soprattutto, attori, attrici, che le raccontano spesso nei loro social al ritorno di viaggi di piacere, di lavoro, o per una partecipazione a matrimoni vip, tanto di moda tra i più ricchi, Rimini è ancora “vergine” in tal senso». Necessario, allora, veicolarla attraverso una campagna promozionale ad hoc. «Certo – sottolinea il consulente Thrends -, ma ancora più importante sarebbe avere degli accordi per voli su scali come Roma e Milano, dove arrivano gli aerei da Nuova Delhi: Air India, con un ordine record di 470 nuovi velivoli, 70 miliardi di investimento, si propone di diventare uno dei principali vettori mondiali. E poi aprire collaborazioni con tour operator e online travel agency come MakeMyTrip e Cleartrip, ad esempio. Ma anche con personaggi indiani famosi che potrebbero veicolare Rimini e la riviera tra i millennials: non dimentichiamo che la Bollywood indiana è molto influente lì da loro».

Le destinazioni

Ad oggi, infatti, le destinazioni italiane più ambite sono Roma, Firenze, Venezia e la Costiera Amalfitana che assorbono l’85% di tutte le presenze indiane in Italia che ammontano a 1 milione e 376 mila (dato 2023). Ma attenzione ai matrimoni di lusso, altro target turistico importante: «Sempre più spesso facoltose famiglie indiane scelgono l’Italia per il loro Sì – conclude Agazzani – e le loro destinazioni privilegiate, dove spendere fiumi di denaro, sono Portofino, Costiera Amalfitana, Lago di Como, Venezia, Firenze. Come vedete anche in questo elenco non figurano Rimini e il suo entroterra, che di luoghi incantevoli ne hanno davvero tanti». Ed è un vero peccato per le cifre investite: in un solo matrimonio, con tanto di affitto dell’intera Portofino, sono stati spesi 132 milioni, e poi 60 milioni per Ravello (Costiera), 20 milioni per l’Isola di San Clemente (Venezia), 10 milioni per Villa Erba a Cernobbio, 15 milioni per Villa Balbiano (Lago di Como).

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