Truffa sui bonus covid, romagnoli condannati a risarcire quasi 9 milioni di euro
![La Guardia di Finanza di fronte al tribunale di Rimini La Guardia di Finanza di fronte al tribunale di Rimini](http://www.corriereromagna.it/binrepository/768x889/0c450/768d432/none/11807/PKWS/dat13163255_1394667_20250209181939.jpg)
Un giro milionario di crediti d’imposta fittizi, creati e ceduti ad arte per insinuarsi nella struttura dei bonus covid disposti con il Decreto Rilancio del 2020: una somma di denaro pari a 6.850.000 euro, che ora la Corte dei Conti condanna a risarcire integralmente, cui si aggiungono 2.047.500 euro stimati come danno d’immagine. La sentenza riguarda una 38enne di origini marocchine residente a Russi, in provincia di Ravenna, un tarantino di 56 anni e un foggiano 62enne residente a Rimini. Per loro l’accusa è di truffa aggravata ai danni dello Stato: la donna, rappresentante legale della società Corfid, è già stata destinataria di una sentenza passata in giudicato, avendo patteggiato in tribunale a Rimini, mentre per il suo sodale 56enne, considerato l’amministratore di fatto dell’impresa, il gip di Milano ha disposto il giudizio immediato. Quanto al terzo elemento del presunto sodalizio criminale, formalmente l’amministratore della società My One Resources cui sono stati ceduti i crediti, è stato il gip di Rimini a disporre, su istanza della Procura, il rinvio a giudizio.
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