Tennis, Rimini sogna di ospitare la Coppa Davis

RIMINI. Rimini, nell’ambito della strategia di destagionalizzazione, punta a rafforzare la vocazione sportiva alimentata negli ultimi anni puntando su due discipline in grande ascesa, tennis e padel. Come fatto da altre mete turistiche come Monastir, Antalia e Santa Margherita di Pula. E con il sogno di potere ospitare in futuro la Coppa Davis in fiera. “Sarebbe straordinario” e d’altronde dopo il Tour de France “si può sognare quasi tutto”, sottolinea il sindaco Jamil Sadegholvaad presentando questa mattina alla stampa il progetto sulle racchette che lega il Tennis club di Viserba e la rete di 19 hotel Borgo-Viserba. “Non credo che Bologna si lascerà scappare l’evento, ma se qualcuno molla l’osso, se c’è la possibilità ci buttiamo a pesce”. Di certo, si fa concreto il primo cittadino, la realizzazione del nuovo padiglione a cupola in fiera è “importantissimo per ospitare eventi fieristici, congressuali, sportivi e concerti”. Per cui “sognare sarà ancora più semplice”. Senza dimenticare il percorso avviato per il Pug per disegnare la città del futuro, all’interno del quale “si può ragionare sulle cose che vanno meno bene”, a partire dagli hotel chiusi in zona mare. “Non sono un talebano” contro la trasformazione in appartamenti, ma si possono creare nuove funzioni, anche sportive, senza perdere i volumi, trasferendoli o accorpandoli. Ci sono poi tante strutture di piccole dimensioni e la competizione si vince “mettendosi insieme e offrendo qualcosa di intelligente”. Come fanno Tennis club di Viserba e la rete di alberghi Borgo-Viserba: dopo il bike tourism, il tennis-padel tourism. Perché “siamo meglio di Monastir e se aggiustiamo alcune cose...”.
Anche per il presidente della Fondazione Piano Strategico e di Italian exhibition group Maurizio Ermeti “l’opportunità del Pug è importante. Nell’attività di ascolto la scelta è anche di discutere territorio per territorio quale anima valorizzare”, anche dal punto di vista urbanistico. E le piccole strutture, prosegue, “non sono per forza un elemento di disvalore, occorre trovare la formula giusta”. Durante la pandemia la Fondazione Piano strategico, preoccupata per il futuro del turismo, ricorda, ha avviato un percorso formativo per “insegnare agli operatori i vantaggi di mettersi insieme e cooperare”, con quali forme aggregative, strategie di gruppo, prodotti turistici e marketing. Da qui è nata la rete Borgo-Viserba di 19 hotel che lavora a progetti di territorio sullo sport ma non solo. L’intenzione, anche dell’amministrazione, aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Mattia Morolli, è di fare della zona nord un “quadrante urbano di sport e dello stare all’aperto”, in arrivo l’anno prossimo c’è anche la nuova piscina, e “un quadrante di servizi, nella seconda parte dell’anno are il cantiere del Metromare mentre Ausl Romagna sta completando l’iter per la Casa della salute. Così da “creare una zona capace di svilupparsi per favorire i turismi”. Nello specifico del progetto “Game, set and stay” entra il presidente del Circo tennis Viserba Fabio De Santis: il turista troverà nei 19 alberghi un corner dedicato a tennis e padel. Così già da farsi invogliare a testare i campi. Se sarà stanco della spiaggia potrà usufruire dei servizi del circolo con una tariffa scontata. Per esempio giocare con un compagno o un avversario messo a disposizione, oppure frequentare delle lezioni.
Il Circolo, si inorgoglisce, ha riportato in città un torneo Itf e l’obiettivo e organizzarne altri per destagionalizzare e conquistare nuovo turismo, che spende. “Copiando alla riminese un modello mediteraneo”, quello appunto di “Monastir, Anatolia e Santa Margherita di Pula”. Nel frattempo, conclude, sono state avviate collaborazioni con importanti aziende territoriali come Ieg, Maggioli group e Novomatic, tra partite, tornei aziendali ed eventi motivazionali. E nel futuro, perché no, anche centri estivi. Il Circolo è una “realtà forte”, concorda il presidente della rete Borgo-Viserba Fabio Perazzini, e tra le pime operazioni c’è stata propria questa collaborazione fattiva su pacchetti e modalità per promuovere l’aspetto ricettivo e sportivo. Viserba, conclude, “deve valorizzare la sua vocazione turistica-sportiva e in cooperazione le piccole strutture possono intercettare turisti che cercano questo tipo di esperienza”.