Spiagge.it, la start up riminese conquista i lidi francesi: “Ora Grecia e Spagna nel mirino”
Il “regno” di Spiagge.it si espande in terra francese. Con l’apporto di un milione di euro da parte di Cassa depositi e prestiti, la società creata dai giovani riminesi Niccolò Para e Andrea Menghi ha messo la sua “bandierina” sul litorale francese, inserendo nel loro sito di prenotazione online di spiagge, laghi e piscine anche 30 località balneari d’Oltralpe, tra cui Marsiglia, Montpellier e anche Montecarlo. Ma la “scalata” degli startupper riminesi non si ferma qui. «Stiamo studiando la Grecia, le isole Baleari, la Croazia. Puntiamo al Mediterraneo».
La crescita dell’inflazione e il depauperamento del potere d’acquisto che affliggono il nostro Paese non stanno dunque certo inficiando l’ascesa dei due giovani imprenditori riminesi, a cui si è aggiunto Gabriele Greco, amministratore di Spiagge.it, che ha portato con sé l’esperienza maturata in una prestigiosa azienda milanese.
«Era tutto pronto»
«Non creiamo nuova domanda, sfruttiamo quella già esistente. Chi va in vacanza, va anche in spiaggia». Se la crisi non tocca Spiagge.it, (che per declinarsi al francese ha anche acquistato un dominio specifico, “plages.fr”) è anche perché l’intuizione dei giovani imprenditori è andata a colmare una lacuna nell’offerta turistica che aspettava solo di essere riempita. «Il mercato era pronto - sintetizza Para -. Il Covid è stato il trampolino di lancio: si prenotava tutto, mancava solo la spiaggia». E così, a distanza di pochissimi anni, Spiagge. it ha ricevuto il finanziamento da un milione di euro da parte del Fondo Rilancio Startup gestito da Cdp Venture Capital. «Prima abbiamo dato priorità ad affermarci sul mercato italiano, dove abbiamo in gestione il 20% delle spiagge, con lidi in tutte le regioni, anche in Molise. Parlando di Rimini, si sono associati a noi anche stabilimenti che a vederli non lo si direbbe. Magari sono gestiti da bagnini anziani, però il nostro gestionale risolve problemi e fa guadagnare tempo. Abbatte l’errore, l’overbooking, la prenotazione non registrata. E se, come dico io, il nostro competitor principale è la carta, non Excel, il web è più forte anche perché, al contempo, offre la possibilità di fare promocommercializzazione. In luoghi con piccole spiagge, come la Liguria, prenotare l’ombrellone consente di eliminare le file e ovviare ai problemi di over tourism».
La specializzazione
Contrariamente a quanto avvenuto in altre località italiane (una su tutte la Puglia, con il controverso ombrellone da 1.200 euro, ndr) a Rimini, sostanzialmente, non si registrano incrementi nelle tariffe degli stabilimenti. «Se ci sono piccolissime variazioni - fanno sapere da Spiagge.it - sono quelle strettamente legate all’inflazione». E se, agli esperti del “Booking delle spiagge”, si domandasse un consiglio per accrescere l’appeal del proprio stabilimento e, parlando in gergo, acquisire quote di mercato, la riposta sarebbe questa. «Specializzarsi. Scegliere un target, in modo da distinguersi dagli altri. Puntare sui bambini, sullo sport, sulla spiaggia per cani, creare una community».