Scuola Rimini, la vice sindaca Bellini: "Un pool di psicologi per formare insegnanti e dirigenti"
Abbandono scolastico, autoisolamento, autolesionismo, ansia, nervosismo e irritabilità, calo di interesse dello studio, sono diverse facce di uno stesso fenomeno che apre a profonde riflessioni. Da una parte abbiamo i dati che abbiamo, pur in linea con quello che sta accadendo in tutta Italia, ci allertano; dall’altra, le testimonianze di insegnanti, genitori e dirigenti scolastici, con cui sono spesso in contatto, soprattutto in questi giorni, dopo il noto caso di cronaca che ha colpito la nostra comunità così da vicino, confermano la necessità di rinforzare l’aspetto affettivo relazionale dei nostri giovani, a partire dalle scuole.
Così la vice sindaca di Rimini (con delega alle politiche educative) Chiara Bellini: "I numeri, li ricordo, ci indicano un aumento del 40% rispetto l’anno scorso degli abbandoni scolastici (circa 80), di cui poco meno di trenta per passare a metodologie individuali alternative come l’homeschooling o educazione parentale (quasi triplicate, in passato mai sopra le dieci richieste). Penso però che le crisi, come quella del covid che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, possano anche costituire un’opportunità per osservare la situazione in cui ci troviamo, fermarsi a riflettere e provare a intraprendere nuovi percorsi per migliorare e rinforzare la nostra condizione umana personale e collettiva.
Le nostre scuole sono già dotate di un servizio psicologico sostenuto anche dal Comune, uno sportello di ascolto fatto da professionisti a cui i ragazzi, liberamente, possono rivolgersi durante l’orario scolastico. Penso che questo tipo di intervento oggi, sebbene si sia rivelato uno strumento efficace, non sia più sufficiente in questa fase post-pandemica e vada potenziato".