Scontri a Pescara allo stadio, un Daspo per un tifoso del Rimini calcio

Niente stadio per un anno per un ultras del Rimini. Lo ha deciso il questore di Pescara che lo scorso 1 febbraio gli ha notificato un Daspo al termine delle indagini condotte dalla Digos della Questura abruzzese a seguito degli scontri avvenuti in occasione della partita allo stadio Adriatico dello scorso 13 novembre. All’ultras biancorosso è stato contestato l’innesco di un grosso petardo durante le fasi di ingresso alla struttura nell’area riservata alla tifoseria ospite, poi lanciato a poca distanza «determinando in tal modo una situazione di pericolo per l’incolumità degli altri tifosi, delle forze dell’ordine e degli stewards».
Da Pescara a Perugia
Guai in vista anche per un’altra ventina di “tifosi” biancorossi che sabato scorso hanno seguito la squadra allo stadio Renato Curi di Perugia. La Digos della Questura del capoluogo umbro, infatti, sta visionando tutte le immagini possibili per identificare tutti partecipanti agli scontri avvenuti prima del fischio d’inizio.
Secondo la prima ricostruzione le due tifoserie sarebbero venute a contatto sulla sopraelevata e a ridosso del grande parcheggio davanti all’impianto di Pian di Massiano. Ad innescarli, stando alle prime ricostruzioni, sarebbero stati gli ultras del Rimini con il lancio di oggetti e di una bomba carta verso i sostenitori perugini in coda per entrare.
A intervenire anche il sindacato di polizia Siap: «Disordini, botte e lancio di petardi, prima del fischio iniziale, hanno caratterizzato il pre partita. Con il rischio che qualcuno potesse farsi male sul serio, non solo tra gli agenti» ha scritto il segretario provinciale dal Siap Perugia, Giacomo Massari. «È inaccettabile il comportamento da incivili di gruppi contrapposti di tifosi che, prima della partita Perugia-Rimini, che si è disputata sabato (3 febbraio), sono venuti in contatto creando il caos e mettendo a repentaglio l’incolumità dei colleghi presenti. Poliziotti che erano lì per compiere il proprio lavoro, ovvero tutelare tutti i tifosi e garantire il regolare svolgimento della partita, che dovrebbe essere un bel momento di sport e di fair play».