Santarcangelo. Cagnolino sbranato da un lupo

Rimini

Cagnolino sbranato dai lupi. Sarebbero quattro gli animali domestici spariti in pochi mesi. La Regione invita a non lasciare crocchette né immondizia all’aperto.

Quattro casi

L’allarme monta da Santarcangelo, per la precisione dalla zona fra Canonica e Montalbano dove sabato scorso, in un orario compreso tra le 23 e le 23.30, un cane domestico è stato attaccato dai lupi (o da incroci fra lupi e cani selvatici). L’indomani mattina, verso le 5.30, una santarcangiolese ha visto un lupo che attraversava la strada in via Uso, all’altezza del civico 1162, con una zampa fra i denti, «quella di un cane - sostiene - dal manto nero con macchie bianche». Il cane, per l’appunto, «di cui si è persa ogni traccia».

Il sopralluogo

Su quest’ultimo episodio, registrato lo scorso fine settimana, è giunta una segnalazione alla Regione che è scesa in campo assieme ai carabinieri della Forestale, come fa presente Claudio Arrigoni, responsabile del Servizio territoriale agricoltura caccia e pesca di Rimini - Regione Emilia-Romagna. Nell’area circostante, peraltro «troppo antropizzata, per essere eletta da lupi come proprio territorio e risultare vocata alla presenza della specie, non sono state tuttavia rinvenute tracce», né tantomeno il cagnolino sparito nel nulla. Due, quindi, le ipotesi: «Potrebbe trattarsi di una scorribanda del gruppo di lupi che dimora a Torriana - spiega ancora Arrigoni - o di un lupo in dispersione». Termine, quest’ultimo, che viene usato dagli esperti, per indicare un individuo cacciato dal branco, una volta diventato adulto, e che dunque starebbe ancora vagando. Del resto da anni il lupo, grazie al frequente abbandono dell’agricoltura e al ritorno degli ungulati selvatici, è ricomparso in gran parte del crinale appenninico. Un fenomeno acuito negli anni del Covid.

Le regole d’oro

Il consiglio di Arrigoni è «di non lasciare spazzatura né il cibo per animali d’affezione al di fuori dell’abitazione, nelle classiche ciotole, specie durante la notte, e di sigillare ermeticamente i sacchi che lo contengono». Molti residenti della campagna santarcangiolese, dal canto loro, sono già corsi ai ripari e hanno deciso di tenere gli animali domestici in casa durante la notte.

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