Rischia di annegare: salvato dopo 7 tentativi di rianimazione
Un uomo di 38 anni, moldavo, è stato salvato ieri dal rapidissimo ed efficace intervento di due marinai di salvataggio all’altezza del bagno 13 e 14 di Marina centro. Il salvataggio «Abbiamo visto il corpo di un uomo incosciente che galleggiava in mare. Si trovava a circa 100 metri dalla riva – racconta Simone Cancellieri che è intervenuto con il collega Giacomo Guiducci –. Siamo partiti subito con due mosconi, lo abbiamo raggiunto e caricato iniziando la rianimazione già sul moscone. Una volta giunti a riva abbiamo continuato il massaggio cardiaco e la ventilazione: dopo circa sette volte che ci provavamo, l’uomo ha finalmente ripreso a respirare. Poi sono arrivati i sanitari del 118 che lo hanno soccorso e trasportato in ospedale». Si tratta dell’ennesimo intervento dell’estate realizzato dai bagnini di salvataggio, che anche nelle ultime ore di servizio in spiaggia, hanno dovuto affrontare un super lavoro. Venerdì pomeriggio una bambina di origine pakistana di 9 anni è stata salvata mentre si trovava in difficoltà a circa 40 metri dalla riva. «Ho sentito i genitori urlare da sopra il pedalò, così sono uscito con il moscone per controllare ciò che stava accadendo – sottolinea Alex Mateiu –. Ho visto la bimba che si stava sbracciando ma nessuno dei familiari si era buttato in acqua per aiutarla: allora l’ho recuperata e portata a riva. Era cosciente, l’ho tranquillizzata e dopo un paio di minuti è andata via». Ieri mattina una donna di Rimini che stava passeggiando sulla battigia è svenuta all’improvviso: anche in questo caso si sono rivelati decisivi i soccorsi immediati da parte dei salvataggi. E, sempre ieri, un’altra bambina ha rischiato di annegare, lontano dalla custodia dei genitori. «Più della metà degli interventi che abbiamo effettuato quest’estate in mare, riguarda bambini e ragazzini con meno di 14 anni» racconta Stefano Simoni, portavoce dell’Associazione dei Marinai di salvataggio della provincia di Rimini. «In una giornata di mare mosso, io da solo – aggiunge – sono arrivato a lanciare richiami a 12-15 bambini. Richiami che non fanno statistica e non vengono registrati, ma sono indispensabili per prevenire il peggio». A trasgredire sono «sia gli italiani che gli stranieri, i turisti più dei riminesi, forse per la poca esperienza e confidenza con il nostro mare. Negli ultimi due anni c’è stato un aumento esponenziale di problemi con i bambini: i genitori devono capire che serve maggiore sorveglianza».