Rimini. Zona stadio, i residenti: caos viabilità. Il Comune corre ai ripari e attende la fine dei lavori sulla Statale 16
I residenti della zona stadio chiedono un incontro sui problemi di traffico che investono il quartiere. L’Amministrazione dà la propria disponibilità. E, lunedì sera, gli assessori alla Mobilità, Roberta Frisoni, e ai Lavori pubblici, Mattia Morolli, hanno incontrato i residenti con l’impegno finale di «effettuare, a breve, un sopralluogo in viale IX febbraio 1849, insieme ai tecnici del Comune, per valutare possibili interventi che possano andare incontro alle esigenze degli abitanti». Un’area, quella a ridosso del “Romeo Neri”, «che, già congestionata dal traffico – lamentano i cittadini -, rischia con la realizzazione delle tre grandi opere (nuovo stadio coperto nella stessa area dell’attuale, nuove case popolari e nuovo supermercato all’ex questura e Cittadella della sicurezza all’ex caserma Giulio Cesare, ndr), di precipitare nell’invivibilità».
Interviene Frisoni: «L’area, con l’entrata in funzione da oltre un anno della rotatoria ex Bigno, è sotto continuo monitoraggio dell’Amministrazione. Va però detto che un assetto chiaro della mobilità lo si avrà solo tra qualche mese, con il completamento dei lavori sulla Statale 16 e con la ricaduta del traffico che l’intervento genererà sulla zona mare. Solo una volta chiusi i principali cantieri sapremo che ridistribuzione di flussi auto ci sarà». Lo stesso consigliere comunale della Lega, Andrea Pari, giorni fa, aveva raccolto le proteste dei residenti denunciando una certa «disorganizzazione che accresce i disagi degli abitanti» in occasione degli eventi sportivi settimanali e infrasettimanali che, tra stadio e palazzetto, «ingenerano timori tra i residenti per la possibile rimozione dell’auto con installazione del divieto di sosta senza il congruo preavviso dovuto».
Il nuovo maxi quartiere
Ma quello che preoccupa maggiormente i cittadini è la futura riqualificazione dell’intero quadrante tra piazzale del Popolo, via Ugo Bassi, e via Flaminia. «Parliamo di un quartiere centrale della città – sottolineano Frisoni e Morolli - fulcro di una serie di interventi che aspirano a rendere l’intera zona sempre più servita, accessibile e vivibile. Un percorso complesso in cui sarà costante anche la partecipazione, oltre che l’ascolto, dei cittadini». Tre le operazioni in programma. In primis il nuovo stadio Neri da 12mila posti, con ristoranti, ambulatori medici, palestre, e un grande parcheggio, per il quale, a fine mese, il consiglio comunale dovrà approvare la dichiarazione di pubblico interesse dell’opera, oggetto di una proposta di partenariato pubblico-privato avanzata dal Raggruppamento temporaneo di Imprese costituito da Aurora Immobiliare e Rimini Football Club. Poi la rigenerazione dell’area ex questura ad opera di Asi, che prevede uno sviluppo residenziale (edilizia di lusso oltre a 36 abitazioni popolari realizzate da Acer entro dicembre 2026: 6,5 milioni la spesa), commerciale (un supermercato probabilmente Esselunga: lavori al via già nel 2025), e a verde e parcheggi (fino a 37mila mq) per cui «nei prossimi giorni – avvertono Frisoni e Morolli - la Giunta approverà la modifica della convenzione con Acer, atto che permetterà di recepire il progetto di fattibilità tecnico economica donato da Asi, nell’ambito dell’accordo di programma col Comune». Previsto un nuovo confronto coi cittadini.
Infine, la Cittadella della sicurezza: intervento in capo all’Agenzia del Demanio (60 milioni l’investimento) che servirà per inglobare nell’area ex caserma Giulio Cesare gli uffici di questura, prefettura, guardia di finanza, polizia stradale e corpo forestale dei carabinieri, oltre a spazi destinati agli alloggi del personale. Cantiere chiuso, secondo previsioni, entro il 2027.