Rimini. Voglia di democrazia partecipata, nasce il decimo comitato: Rimini sud
Anche Rimini Sud ha il suo Comitato in questo caso formatosi intorno a una chat di quartiere che conta oltre cinquanta partecipanti. L’annuncio della costituzione è stato dato ieri con una nota firmata dal neopresidente, l’avvocato Roberto Urbinati. «Siamo consapevoli - scrive Urbinati, già assessore con delega, tra le altre, alle Politiche per l’immigrazione e integrazione della giunta Ravaioli (2010) - del lavoro che ci attende per risolvere i tanti e gravi problemi presenti sul territorio, ma siamo sicuri ne saremo all’altezza e lo adempiremo». Rimini, osserva l’avvocato, nella sua suddivisione territoriale dei sei quartieri abrogati da oltre quindici anni sta vivendo un momento di fermento politico e di rinascita della partecipazione “orizzontale” per segnalare e proporre soluzioni per i problemi specifici delle varie zone. Dopo anni di “politica verticistica” del Comune gli aderenti al decimo Comitato, Rimini Sud, pensano sia arrivato il momento di riappropriarsi delle prerogative di cui ogni cittadino deve potere godere ed esercitare per essere di pungolo e sinergia con l’amministrazione, a prescindere dal colore di quest’ultima.
Nella stessa direzione va l’intervento pubblicato qualche giorno fa da Stefano Benaglia, presidente dell’associazione Quartiere 5 (aderente al Coordinamento, ndr) e autore della rubrica “Caro Diario”, in cui oltre a rimarcare che il bisogno di discussione e confronto politico si è ormai fatto insostenibile si nota che questa spinta dei comitati è qualcosa di nuovo, «completamente democratica che nasce dal volere di persone con dei problemi e che vogliono risolverli». Molti dei contestatori di oggi, scrive Benaglia nella sua analisi, «sono simpatizzanti o iscritti al partito più votato in città, elettori attivi e in alcuni casi con un passato di candidati a supporto di questa amministrazione».
Del direttivo del Comitato Rimini Sud fanno parte, oltre a Urbinati, il vicepresidente Massimiliano Baietta e la segretaria Michela Vandi. L’intento del gruppo è quello di «porre rimedio agli anni di abbandono che il territorio ha dovuto patire in silenzio».
Tra i numerosi temi sui quali ci si focalizzerà figurano proposte ed azioni per la sicurezza urbana e l’impulso al suo incremento, l’attenzione sulla sorte delle numerose strutture a destinazione turistica chiuse ed abbandonate con la possibilità di proporre idee e coadiuvare l’amministrazione comunale ad individuare percorsi virtuosi, per pervenire alla loro valorizzazione, avvantaggiando così l’intero territorio sud, «tra i primi del Comune di Rimini a manifestare in modo massiccio la grave problematica». Non mancano poi la salvaguardia ambientale e la manutenzione del verde di marciapiedi, strade e ciclabili e la richiesta di interventi per la valorizzazione dell’aeroporto Fellini tramite una nuova e corretta viabilità carrabile e ciclopedonale.