Rimini. Vecchia pescheria, movida blindata da un mese. I titolari dei locali esultano

Rimini
  • 13 novembre 2023

Un vero e proprio cambio di clientela quello che, pian pianino, da almeno un mese, si sta registrando in zona Vecchia Pescheria. Con un calo di ragazzini e un aumento di adulti. «La cura a base di controlli settimanali e di forze dell’ordine presenti sembra fare effetto. Al punto che in appena trenta giorni sono spariti quei gruppetti di giovani violenti, quelle facce che te le raccomando, e sono tornati, finalmente, i clienti di un tempo». Lo dice con soddisfazione Andy Ormerod, titolare con la famiglia, del “Foyer” e del “Gate 1962”, due locali storici della movida riminese proprio alla Vecchia pescheria.

Dal teatro Galli ai locali

A coronamento di quell’operazione sicurezza, in corso, da metà ottobre, per ogni fine settimana, tra piazza Cavour e zone limitrofe, e condotta dalla Questura, in collaborazione con Carabinieri, Polizia locale, Guardia di Finanza, che nel blitz inziale, quello del 13 ottobre scorso, con il dispiegamento di una trentina di uomini delle forze dell’ordine, muniti anche di cani antidroga, portò all’identificazione di oltre cento persone, una settantina minorenni. Sottolinea Ormerod: «Sembra essere tornati ad un tempo, quando le cantinette erano frequentate solo da bella gente, che aveva voglia di fare serata e di divertirsi in tutta tranquillità. E vi dico di più. Sabato scorso sono venuti anche quelli che erano al Galli. Finito il teatro, invece di tornarsene a casa, hanno preferito passare di qui per una bevuta tra amici. Mogli, mariti, gente matura. Proprio in pieno spirito cantinette: adulti e giovani uniti e in allegria».

Serata prima del ritorno in hotel

Il ritorno a quella movida sicura tanto auspicato da titolari di locali e cittadini, dunque. Rilancia il gestore del “Foyer” e del “Gate 1962”: «La cosa bella da vedere è quel tipo di clientela che un tempo alle cantinette non veniva proprio e che, invece, adesso sembra vederci come luogo sicuro. Sto parlando del pubblico di Ecomondo, che nei due giorni di presenza in fiera è passato di qui, in serata, a mangiare e bere qualcosa prima di tornarsene in albergo».

Bande di violenti

Dopo qualche metro, giri l’angolo, raggiungi piazzetta San Gregorio e il sentiment rimane lo stesso. Quello del divertimento sicuro e pulito. Commenta Manuel El Qouqi, uno dei gestori dei ristoranti Osteria e Zibaldone: «Qui la situazione è differente. Abbiamo una clientela diversa, adulta, che viene a cena e poi se ne va. Comunque, devo dire che rispetto a qualche mese fa in Vecchia pescheria si respira un’aria nuova. Anche i colleghi mi dicono che la situazione è migliorata. E che quei malviventi, perché questo sono, nient’altro, che venivano per delinquere non si fanno più vedere. Magari si sono trasferiti altrove, in zone della città dove non ci sono unità cinofile, dove non ci sono divise, e nemmeno agenti in servizio in borghese. Insomma, diciamo che la presenza di polizia e carabinieri li ha allontanati». Chiosa quindi il ristoratore: «Speriamo che questa “blindatura” della Vecchia pescheria continui. Perché la ferita non è rimarginata del tutto. E c’è il rischio, quindi, non appena le forze dell’ordine decidessero di mollare la presa, di rivedere quelle bande di violenti imperversare» .

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