Rimini, Tari: la lotta all’evasione porta 900mila euro, ma aumentano le tariffe per appartamenti turistici

Estensione del ravvedimento operoso, riduzione delle sanzioni e rincaro per gli appartamenti turistici. Sono alcune delle modifiche al regolamento per l’applicazione della Tari nel Comune di Rimini, su cui arriva il via libera in commissione. Il nuovo regolamento, spiega l’amministrazione, fa propri gli ultimi indirizzi normativi e introduce alcuni provvedimenti per “agevolare i contribuenti e rafforzare la collaborazione tra cittadini e amministrazione, nella prospettiva di garantire equità fiscale a favore della comunità”. Una delle principali novità riguarda appunto l’estensione della possibilità per il contribuente di sanare la propria posizione attraverso il pagamento di una sanzione ridotta rispetto a quella ordinaria. Il ravvedimento operoso sarà possibile, oltre che in caso di ritardi nel versamento del tributo, anche nei casi di omessa o infedele dichiarazione, incentivando così la regolarizzazione spontanea delle posizioni tributarie. Viene poi rivisto il regime sanzionatorio: per le violazioni commesse dall’1 settembre scorso è applicata una riduzione per “rendere il sistema più proporzionato”. E viene ampliata la finestra temporale per la richiesta delle riduzioni della Tari, anche oltre il 31 dicembre dell’anno di inizio attività o detenzione dell’immobile, a condizione che la richiesta avvenga entro i termini regolamentari. Infine, cambiano le tariffe per bed and breakfast, appartamenti turistici e locazioni brevi: indipendentemente dal periodo di locazione e dal numero di pernottamenti viene applicata la tariffa domestica corrispondente alla Categoria 6, dato che tali immobili determinano una maggiore produzione di rifiuti rispetto ad un normale utilizzo residenziale.
La volontà dell’amministrazione, concludono da Palazzo Garampi, è rafforzare il contrasto all’evasione che ha permesso negli anni di recuperare “importanti risorse, determinanti nel caso della definizione della tariffa Tari per il 2025”: con oltre 900.000 euro di fondi si è infatti riusciti “ad abbattere in maniera drastica l’aumento della tariffa del 5,88% stabilito da Atersir, tagliandolo per l’anno in corso di oltre due punti percentuali”.