Rimini. Tarantella, il mito che non tramonta, a 56 anni è pronta per nuove regate GALLERY
![Tarantella all’interno de Cantieri navali di La Spezia ( Foto Paolo Maccione) Tarantella all’interno de Cantieri navali di La Spezia ( Foto Paolo Maccione)](http://www.corriereromagna.it/binrepository/768x513/0c41/768d432/none/11807/AVGK/aleph-e-tarantella-foto-maccione_1409081_20250214181648.jpg)
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![Tarantella in navigazione Tarantella in navigazione](http://www.corriereromagna.it/binrepository/795x432/14c0/768d432/none/11807/BWKP/tarantella-navigazione_1412958_20250215155829.jpg)
Il dono di un tedesco all’Italia. Una “signora dei mari” che torna a nuova vita. Non finisce mai la storia di Tarantella, uno splendido yacht a vela costruito nel 1969 dai Cantieri Carlini di Rimini su progetto dello studio newyorchese Sparkman & Stephens. E’ rimasta come fu varata 56 anni fa: costruita a corsi unici di fasciame longitudinale di mogano, lunga poco più di 16 metri, armata a sloop bermudiano in testa d’albero, con timoneria a ruota, un pescaggio di 2,5 metri. Un capolavoro delle capacità dei maestri d’ascia italiani. Una di quelle barche che si notano sia all’ormeggio sia, soprattutto, in navigazione con le linee eleganti che scivolano sul mare.
Dal Fastnet alla Giraglia
La sua storia è iniziata sulla riva sinistra del porto canale riminese. Qui Roberto Carlini la costruisce per conto di Alberto Raffaelli, un ingegnere milanese amante del mare e delle regate. Tarantella partecipa subito a una Transadriatica e nel 1971 è in Inghilterra al via della celebre regata del Fastnet. Nonostante i 4 centimetri di spessore lo scafo è veloce e marino e diventa ben presto una delle barche da battere. Come racconta il web magazine Barche d’epoca e classiche, che all’imbarcazione riminese ha dedicato diversi articoli, raccoglie successi nel Campionato del Mediterraneo, alla Giraglia, alla Coppa del Re. «è un purosangue», la descrive Stefano Carlini (il figlio di Roberto) che da tanti anni ormai porta avanti lo storico cantiere riminese. «Nata per fare le regate, ha segnato un’epoca ed è stata una delle barche più vincenti di quegli anni, dando lustro al nostro cantiere».
Un regalo per tutelarla
Nel 1993 il primo armatore decide di passare la mano e trova come acquirente proprio uno dei giovani saliti a bordo per partecipare alle regate, il tedesco Peter Schmidt, di Francoforte. Fino al 2013 ha fatto base a Genova presso lo Yacht Club Italiano. Poi si è spostata a Malta, sede della Middle Sea Race, la più prestigiosa regata del Mediterraneo.
Quando anche per Schmidt è arrivato il momento di lasciare Tarantella, il velista tedesco ha scelto la Marina Militare. «Ricevetti ben due proposte di acquisto della barca», ha raccontato Schmidt, «ma quando venne prospettato di rivestire il magnifico scafo a coppale di Carlini con smalto bianco ho preferito dare corso alla donazione alla Marina Militare».
L’ultimo viaggio per i lavori
Così la barca nel gennaio del 2024 è partita con rotta su La Spezia e qui sono stati avviati i lavori di risanamento del fasciame per prepararsi alla stagione di regate di vele d’epoca del Mediterraneo.
Nella flotta storica della Marina militare oggi sono quindici gli scafi in legno, varati tra il 1858 e il 1983. Tarantella adesso si trova ai Cantieri Navali di La Spezia. Il suo ingresso nella flotta della Marina coincide con i 90 anni dello sport velico della Marina Militare. La storia continua.