Rimini. Superbonus, mappe catastali e aggiornamenti, ecco la stangata sull’Imu. Confedilizia: “Fino al 100 per cento”

Rimini

Aggiornamento delle mappe catastali. E’ il provvedimento inserito dal governo nella Legge di bilancio 2025 per quegli immobili che hanno usufruito del superbonus 110. Una rimodulazione che, una volta terminata, determinerà l’automatico aumento delle rendite catastali e, di conseguenza, la contemporanea lievitazione dell’Imu. Conferma il presidente di Confedilizia Rimini, Alberto Fabbri: «Stando a quanto dichiarato dal ministro dell’Economia Giorgetti, questa revisione, che è a carico del proprietario dell’appartamento, non potrà che provocare un ritocco dell’imposta sugli immobili». Continua l’avvocato: «Questo perché il miglioramento della classe se non, addirittura, della categoria dell’abitazione che deriva dai lavori di rigenerazione energetica causerà la simultanea crescita della rendita catastale e, quindi, del parametro di misura del valore di Imu». Tasse sulla casa in aumento, dunque. Non per tutti, ovviamente. Ma solo per quei cittadini che, utilizzando una legge dello Stato, quella varata dal precedente governo e poi cancellata dall’attuale, hanno scelto la strada del green, dell’isolamento termico del proprio immobile - condominio o villetta che sia - e del taglio della CO2 emessa. «Un’operazione, però che, una volta conclusa, determina anche un miglioramento del pregio dell’abitazione, del suo valore commerciale, e, dunque, del valore della rendita catastale», osserva Fabbri.

Le stime

E sarà una vera propria stangata. Allora vediamoli questi nuovi valori Imu. Che potrebbero entrare in vigore già il prossimo anno. «Sempre che la manovra non verrà modificata dal Parlamento, almeno per la parte relativa al Catasto, prima della sua approvazione». Comunque, emendamenti a parte, che per ora non sembrano figurare nell’agenda dei partiti di maggioranza, l’aumento dell’Imu sembra scontato. Aumento che Confedilizia stima, già, in qualche centinaio di euro. Spiega il presidente Fabbri: «Secondo una nostra simulazione fatta in base agli estimi del Comune di Rimini, si può ragionevolmente affermare che in città, in zona censuaria 1, quella ricompresa tra la ferrovia e la statale Adriatica, dove figura anche il centro storico - le altre sono la 2, che va dalla ferrovia al mare, e la 3, sopra la statale Adriatica – l’Imu, rispetto ad un passaggio di classe all’interno di un immobile di categoria A3, dovrebbe aumentare, in relazione alla crescita della rendita catastale dell’immobile, di un buon 15%: facendo un esempio, le attuali 700 euro annue salirebbero a 805 euro. Qualora, invece, il salto fosse di due classi l’imposta lieviterebbe di un buon 32%: da 700 euro a 994 euro». Ma se a migliorare sarà la categoria dell’immobile (esempio da A3 ad A2) «l’Imu, in questo caso raddoppierà - conclude l’avvocato -, con un esborso di 1400 euro contro le attuali 700».

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