Rimini. Sparita nel nulla da quasi un anno. Il testimone: “Io, l’ultimo ad avere visto Ada”

Rimini

«Io, l’ultimo ad avere visto Ada prima che sparisse». Parla il testimone sul giallo di Bellaria Igea Marina che torna alla ribalta a “Chi l’ha visto?”. La sparizione della 63enne Ada Santunione Amadei, che dal 17 maggio 2023 non dà notizie di sé, terrà ancora banco nella trasmissione che si occupa di persone scomparse. Per indagare su un mistero dai contorni inquietanti, la troupe di Rai 3 è sbarcata nella città di Panzini venerdì scorso, alla ricerca dell’unico testimone che asserisce di aver visto la donna nell’estate successiva alla scomparsa. Finora le indagini hanno battute varie piste, dalla fuga d’amore alla disgrazia, senza approdare ad alcun risultato.

La storia

“Buonanotte, tesoro mio”: è questo l’ultimo messaggio che Ada invia al figlio, Alessandro Benvenuti, prima di svanire come un fantasma. È il 17 maggio del 2023. Da allora il cellulare viene spento e non risultano altre utenze a lei intestate. Nei giorni precedenti aveva restituito le chiavi della casa, presa in affitto, al proprietario presentandosi in compagnia di un uomo, ma è impossibile stabilire se si trattasse dell’addetto al trasloco o di un amico. Sempre in via Rubicone, sotto al suo appartamento, è rimasta la sua auto, una Ypsilon 10 che ora ha le ruote sgonfie e un grumo di ragnatele sullo specchietto retrovisore. Un dettaglio che non convince il figlio, visto che la 63enne aveva acquistato la fototessera decisa a rinnovare la patente. A turbare Alessandro, che vive in un’altra città, è anche la fragilità della donna, una sognatrice dalle caratteristiche quasi adolescenziali.

Il racconto

«I giornalisti hanno provato a contattarmi sul cellulare e poi sono venuti a cercarmi direttamente al Roxy bar, il locale dove ho avvistato più volte la signora scomparsa», spiega Corrado Stievano, ex bancario ora in pensione. Le mancate risposte al cellulare spingono il titolare dell’attività a citofonargli, avvertendolo della visita imprevista. «Arrivato sul posto, ho raccontato quanto sapevo – prosegue ancora il pensionato -. Dal luglio sino all’agosto 2023, ho incrociato la signora Ada ai tavolini del bar, dove mi recavo quasi tutte le mattine assieme a mia moglie. Nonostante abbia provveduto a segnalare l’accaduto a Rai 3, qualcosa dev’essere andato storto, perché il mio messaggio è finito nel dimenticatoio, tant’è che la redazione mi ha chiesto lo screenshot a riprova». L’ipotesi che sta prendendo piede è che Ada sia stata assunta come dipendente stagionale in un albergo non lontano da viale Pascoli dove l’uomo ha assistito alla stessa scena ripetuta con variazioni minime per un’intera estate. «Il tempo di un caffè all’aperto e di una sigaretta fumata con un’amica, sempre la stessa», e Ada si allontanava con lei verso il mare. «Non aveva la borsa da spiaggia, né l’orario era quello di chi mira alla tintarella», sottolinea il bellariese. Solo una volta l’ha vista passare alle 17, al ritorno dalla spiaggia ma vestita di tutto punto, il che gli ha fatto pensare a un’occupazione part time. Anche il titolare dell’attività si ricorda della cliente sparita di nuovo a settembre, in corrispondenza della fine della stagione. In compenso il protagonista, suo malgrado, del giallo si è imbattuto un’altra volta nell’amica della 63enne «una signora sulla cinquantina, - dice – dai capelli scuri, ma purtroppo senza nessun segno particolare».

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