Rimini, sfida tra studenti, torna la Campanella «Edizione speciale, festeggiamo 40 anni»

La Campanella spegne 40 candeline. E per l’occasione torna in onda su Icaro tv, a distanza di quattro anni dall’ultima volta. L’appuntamento è alle 21.15 di stasera, direttamente dal teatro di Sant’Agostino (via Cairoli). Gli studenti che si sfideranno rappresentano l’Istituto tecnico per il turismo Marco Polo e la Scuola secondaria superiore di San Marino. È Roberto Bonfantini, che assieme ad Otello (ideatore del format) e Federica Melucci condurrà la competizione, ad illustrare funzionamento e novità di quest’anno.
Le novità
«Tra quarti di finale, semifinale e finalissima avremo un totale di sette puntate - spiega il presentatore -. Nessun premio in denaro, solo un trofeo simbolico. E la gloria per coloro che parteciperanno». Otto le scuole, sulle dieci presentatesi, che si daranno battaglia in tv. Tra i cambiamenti introdotti dalla 40ª edizione spicca il meccanismo della prova d’arte. «I due studenti coinvolti (uno per squadra, ndr) - prosegue Bonfantini - realizzeranno un disegno a tema “La Campanella” in cui racconteranno la trasmissione. Nel modo che più preferiscono». L’altra novità è la prova di pronto soccorso, che potrà essere pratica o teorica. «Con la competizione - motiva il conduttore - puntiamo anche a fornire nozioni e competenze agli studenti, nonché al pubblico che ci segue. Formarli su un tema del genere, per noi, è estremamente importante». Le rimanenti sfide, invece, fanno parte dell’impianto storico della gara: interrogazione iniziale, prova di letteratura, quiz sulla sicurezza stradale, interrogazione finale. Cinque gli studenti - per ambo le squadre - che risponderanno dalle postazioni, cercando di totalizzare quanti più punti possibili su quesiti di cultura generale. A questi si aggiungono i due cuochi chiamati a svolgere la prova di cucina, l’artista della prova d’arte, il concorrente che si cimenterà nella prova di spettacolo, l’aspirante giornalista, infine lo sportivo. Un totale di 11 partecipanti per ogni team: come una vera e propria squadra di calcio che scende in campo per rappresentare l’eccellenza del territorio. Con annesse “riserve”.
Sull’intento con cui La Campanella nasceva 40 anni fa, Bonfantini si esprime in scioltezza. «Vogliamo innanzitutto che i ragazzi si divertano e che passino ore spensierate in tv - spiega -. In più, l’obiettivo è quello di spingerli a fare squadra e a collaborare. Anche nella fase preparatoria alla sfida, che i professori ci confermano essere particolarmente movimentata». Da non trascurare, infine, la capacità della competizione di trasmettere ai giovanissimi nozioni che possano esser loro utili in futuro: dal quiz sulla sicurezza stradale, fino alla prova di pronto soccorso. «Tutte attività - tiene a rimarcare Bonfantini - altamente educative».