Rimini, scoperto un “cimitero di rottami”: 39 autocarri e 68 rimorchi in un terreno agricolo: una denuncia
I Carabinieri Forestale del Nucleo di Rimini, coordinati dal Gruppo Carabinieri Forestale di Forlì-Cesena, a seguito di indagini svolte d’iniziativa, hanno individuato un vero e proprio “cimitero” di camion e celle frigorifere abbandonate ed occultate all’interno di un terreno situato nella zona nord di Rimini. Il sequestro ha riguardato ben 39 autocarri e 68 tra rimorchi e celle frigorifere oramai dismessi, precedentemente utilizzate per il trasporto di cibi su quattro ruote.
Le indagini sono scaturite a seguito di una verifica di routine posta in essere presso un’attività di rivendita di autoveicoli commerciali, apparentemente ben tenuta. Gli approfondimenti investigativi, invece, evidenziavano un modus operandi tendente all’occultamento, accatastamento ed abbandono di numerosi veicoli fuori uso e celle frigorifere oramai dismesse.
I mezzi meccanici i si trovavano su di un terreno agricolo privato, censito quale seminativo e intestato al titolare della concessionaria. Tuttavia al posto di ortaggi o cereali, dal terreno spuntavano filari di carcasse arrugginite. Infatti i mezzi da trasporto, ridotti a poco più che ferraglia, risultavano occultati alla vista, giacché l’intero lotto era ben perimetrato da piante alte e folte, tanto da quasi inibire la vista dei veicoli abbandonati nel corso del tempo.
Per questi fatti i militari hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un cittadino italiano, legale rappresentante della società avente la disponibilità del terreno (da ritenersi presunto innocente fino a definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile di condanna all’esito del procedimento penale) il quale sarà chiamato a rispondere delle ipotesi di reato di abbandono di rifiuti pericolosi da parte di impresa (previsti la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 2.600 euro a 26mila euro).
Sarà obbligo del legale rappresentante dell’azienda in questione provvedere alla rimozione e successiva demolizione di tutti i veicoli censiti ed ivi abbandonati, al fine del ripristino dello stato dei luoghi, onde evitare ulteriori pregiudizi per le matrici ambientali.