Rimini. Sconfitto in tribunale, Barge deve versare 300mila euro di canone al Comune
Una vicenda che va avanti da anni. Tra canoni demaniali non pagati, un’ordinanza di acquisizione coatta del locale, e un ricorso al Tar giacente da tempo.
è la vicenda Barge, uno dei locali storici di Marina centro, che dal 2022 è diventato di proprietà del Comune.
Dopo che la società di gestione, Aquarium srl, non aveva saldato i 300mila euro di canone. Ma perché il caso si potesse chiudere definitivamente mancava ancora un atto. Un atto che era fondamentale.
La sentenza del Tribunale amministrativo di Bologna.
Che è giunta qualche giorno fa. Chiara, e in modo anche piuttosto eloquente: «Il Tar respinge il ricorso presentato da Aquarium srl e la condanna al pagamento delle spese legali in favore del Comune di Rimini per 2 mila euro».
Gli spazi accessori
La società nel suo ricorso aveva impugnato il provvedimento preso, nel giugno 2016, dall’Ufficio Demanio Marittimo del Comune di Rimini relativo alla determinazione del canone demaniale chiedendo l’accertamento del diritto al pagamento del canone nella misura indicata nella concessione ottenuta nel 1982. Un atto, quello di Palazzo Garampi, attraverso il quale, per una legge del 2009, il canone era stato aumentato dai precedenti 1800 euro annui agli oltre 90mila euro annui. Aumento ritenuto, però, sbagliato dalla società perché basato su un errato conteggio degli “spazi accessori” nel calcolo delle superfici assoggettabili al nuovo canone. In sostanza sarebbero state inserite aree non direttamente destinate ad un utilizzo commerciale e quindi da ricalcolare. Ma non così secondo il Tar che alla fine ha rigettato l’istanza.
Progetto di riqualificazione
Il Barge è uno di quei locali che rientrano nell’area “Triangolone” che comprende piazzale Fellini, il Lungomare Tintori, Largo Boscovich e viale Cristoforo Colombo. E sulla quale c’è un progetto di riqualificazione per il quale il Comune a settembre ha affidato la realizzazione del Masterplan (168mila euro il costo) allo studio Ranaulo Design (uno dei più famosi al mondo), che prevede la nascita di uno spazio a Marina centro fruibile 12 mesi l’anno, tra locali, impianti sportivi, piscine, e zone con sviluppo architettonico innovativo, in continuità con la spiaggia e il Parco del Mare. Insomma, una sorta di Dubai in salsa riminese funzionale ad un turismo internazionale.