Rimini, sanità. L’appello dell’assessore: “A rischio la Medicina territoriale”
La medicina territoriale anche in Romagna rischia di rimanere senza personale. Oggi, mercoledì 20 novembre è in corso lo sciopero nazionale dagli operatori sanitari e l’assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini Kristian Gianfreda sprona il governo a “uno switch sul versante degli investimenti”. L’Italia, argomenta, si confronta con una “crisi demografica” del personale medico e con “difficoltà strutturali” che mettono a rischio “la qualità dell’assistenza”. Dunque, prosegue, “è indispensabile rivedere l’organizzazione del nostro sistema sanitario, puntando su un modello di prossimità e sull’attivazione dei territori”. Come sta già facendo Rimini. Entro la prossima primavera saranno infatti operativi 11 presidi diffusi, che si affiancano all’azione dei medici e degli ospedali, permettendo di erogare servizi assistenziali direttamente a domicilio, di avere una conoscenza della popolazione, di ottimizzare gli interventi e di evitare il congestionameno di Pronto soccorso e reparti. Strutture alle quali si aggiungono le tre Case della comunità in corso di realizzazione. Uno sforzo comune, conclude l’assessore, che verrebbe vanificato senza i necessari investimenti nazionali. Per non costruire “strutture dedicate alla cura senza il personale medico, infermieristico e sanitario, a causa di una miscela tra pensionamenti, migrazioni all’estero, opportunità nel privato e risorse economiche insufficienti”.