Rimini. «Ricostruire il Kursaal dov’era, com’era. Un sogno che costa almeno 20 milioni»

La nostalgia corre forte a Rimini. Sul filo dei ricordi e della memoria. Corre così forte da rimuovere steccati ideologici e appartenenze partitiche. Al punto che non appena il capogruppo di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, ha presentato la proposta di un nuovo Kursaal su piazzale Fellini, l’ex assessore provinciale, in quota centrosinistra, Vincenzo Mirra, ha rilanciato, con soddisfazione, il suo progetto, “Kursaal: com’era, dov’era”. «Quello del Kursaal è un sogno che conservo da tempo e che l’1° gennaio scorso ho voluto mettere su carta – sottolinea -. Perché ritengo che quell’area necessiti di interventi di riqualificazione importanti. E urgenti. Del resto è la zona dove sorge il Grand Hotel, conosciuto nel mondo come l’albergo di Fellini, ed è la parte di Marina centro più rappresentativa, suggestiva e ricca di storia ottocentesca e novecentesca». Un’idea visionaria, quella di Mirra, di difficile realizzazione, quasi evanescente nella sua reale messa a terra. Ma, sicuramente, affascinante. Spiega l’ex assessore: «Penso che Rimini abbia sempre bisogno di un “sogno” da portare avanti. Ricordate la ricostruzione del Teatro Galli? Per molti era solo un sogno. Ebbene, è diventato realtà. Ci sono voluti anni, soldi, e tanta perseveranza. Ma alla fine la città ha riavuto il suo massimo. Perché allora non credere anche al “sogno” Kursaal, il cui retro, tra l’altro, quello che si affacciava sulla fontana dei Quattro cavalli, era architettonicamente simile al teatro Galli? Pensiamo solo all’impatto che avrebbe sul turismo culturale. E al richiamo che avrebbe sui vacanzieri la possibilità di poter ammirare il mare e il lungomare dalla magnifica terrazza, che all’epoca si affacciava dove ora c’è la rotonda».
Passato glorioso
E non va dimenticato che in quel quadrante, quello del Piazzale Fellini, ci sono così tante realtà storiche da far impallidire le più famose città d’arte italiane. Oltre al Grand Hotel, inaugurato nel 1908, infatti, ci sono le due Palazzine Roma e Milano, costruite due anni dopo l’Unità d’Italia (1863) e trasformate nel 1929 in stile classico, e il teatro Novelli, realizzato nei primi del ‘900 e rifatto, modificandone completamente l’estetica, nel 1975. «Come vedete manca solo il Kursaal – osserva l’ex amministratore -, fatto abbattere, purtroppo, nel 1948, dall’allora amministrazione comunale. E la cui presenza avrebbe potuto dare al cuore di Marina centro quel riconoscimento storico e culturale che oggi, invece, gli manca». Un progetto ambizioso, dunque, quello del nuovo Kursaal. E dal costo evidentemente proibitivo. «Quando un’opera è importante ed identitaria per una città come Rimini – chiosa Mirra - i conti servono solo per capire come fare a reperire il denaro necessario. Certo occorreranno almeno venti milioni di euro per costruirlo, ma credo che una compartecipazione pubblico-privata possa servire a coprire la spesa. Gli albergatori, ad esempio, potranno contribuire attivamente, utilizzando, poi, la struttura come sede per la loro Associazione di categoria: l’Aia».