Rimini. Preso a calci e pugni in testa dal branco, ragazzino salvato da un passante “eroe”

Rimini

Un ragazzino corre all’impazzata, attraversa via della Fiera inseguito da un gruppo di coetanei, giovanissimi come lui, che come belve fameliche gli stanno alle calcagna fino a raggiungerlo e spingerlo a terra. Inerme e circondato, senza via di scampo, lo colpiscono con calci e pugni, usando anche i caschi dei loro motorini.

E’ successo giovedì in pieno pomeriggio, intorno alle 16.30 nella zona del Palacongressi. Una scena, compresa quella del pestaggio, che si è svolta davanti agli occhi di decine e decine di automobilisti e passanti. Gli stessi che hanno assistito senza prendere alcuna iniziativa ai calci alle gambe, all’addome e in testa che un gruppo di almeno cinque ragazzi, tra cui uno con il passamontagna, dava a un coetaneo, colpito addirittura con i caschi che il “branco” si era portato dietro in quella che è apparsa come una spedizione punitiva feroce e violenta.

Nonostante tutto, la vittima è riuscita a rimettersi in piedi sulle sue gambe e ad allontanarsi dal piazzale del Palacongressi. E il merito è tutto di un cittadino coraggioso che ha scelto di intervenire e aiutare il giovanissimo a terra, facendo la sua parte, quella che «nessun altro», come sottolinea lui stesso, ha fatto oltre a lui. Il riminese, vedendo il ragazzino correre all’impazzata, attraversando la strada e lasciandosi alle spalle il parcheggio della Conad e il Parco della cava, è salito con l’auto sul piazzale davanti al Palacongressi, ha suonato il clacson, ha acceso i fari dell’auto ed è sceso dal veicolo. «Vedendomi - racconta - il branco si è dato alla fuga, lasciando lì il ragazzino, poi un altro, probabilmente un suo amico, è arrivato e se ne sono andati insieme».

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