Rimini. «Poste, 2.000 firme per tenerle aperte», il Pd con i residenti

Rimini
  • 21 dicembre 2024

I residenti di Gaiofana si mobilitano per scongiurare il rischio di chiusura dell’ufficio postale paventato nell’ambito del piano di razionalizzazione di Poste Italiane: «Circa 2.000 firme raccolte in pochi giorni» dice la consigliera comunale e segretaria del circolo Pd di Gaiofana e Tombanuova, Annamaria Barilari, che annuncia la propria adesione alla petizione lanciata dai cittadini.

«Per Gaiofana si parla di una chiusura entro il mese di gennaio 2025» spiega l’esponente dem, che ricorda come il sindaco Jamil Sadegholvaad abbia chiesto un incontro con la responsabile provinciale di Poste Italiane dicendosi disponibile ad avviare un percorso condiviso per evitare le chiusure a Gaiofana, Corpolò e Vergiano. Ma ancora si naviga a vista: «Ad oggi questo incontro non è ancora stato fissato - sostiene Barilari -, i residenti di Gaiofana sono molto preoccupati e delusi per questa decisione di Poste Italiane tanto da organizzare una raccolta firme».

L’obiettivo è strappare un compromesso a Poste Italiane, con la speranza, spiega la consigliera comunale, «che questa razionalizzazione possa evitare la chiusura definitiva, continuando ad erogare i servizi con orari o giorni ridotti rispetto ad oggi».

Ma c’è di più: Barilari mette infatti l’accento anche sullo sportello bancomat «che, se chiuso, costringerebbe i residenti di Gaiofana a spostarsi a Ospedaletto o al Gros per prelevare». Secondo la consigliera dem si tratta di una questione di tutela delle aree interne sulle quali, ricorda, «l’amministrazione comunale da inizio mandato ha sempre investito per decentrare i servizi pubblici per favorire i cittadini, sia assumendo dipendenti che acquistando o ristrutturando strutture». Investimenti che, alla luce della razionalizzazione imminente, rischiano di collocare cattedrali in un deserto sociale: «E’ fondamentale - conclude Barilari - che anche Poste Italiane comprenda l’importanza e il valore dei nostri luoghi identitari».

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