Rimini, pizza morsicata, sottratta e mangiata al take away: “Deriso da 3 ragazzini tra l’indifferenza”
«Mi sono alzato per prendere il sale e mi hanno mangiato la pizza, già morsicata. Sembra assurdo ma è vero». Quello che racconta un 30enne originario della Lombardia e trasferitosi da diversi anni a Rimini, «città che amo», sottolinea, è la disavventura capitatagli qualche sera fa in una pizzeria take away nelle vicinanze di piazzale Kennedy. Dopo aver pagato pizza e Coca cola, essersi seduto al tavolo e avere addentato l’impasto, ha avvertito la necessità di aggiungere del sale. «Mi sono alzato, ho fatto tre o quattro passi, ho preso la saliera e quando mi sono voltato ho visto tre ragazzini, dai tratti somatici stranieri, al mio tavolo. Uno era in piedi e stava addentando la mia pizza. D’istinto ho gridato: “Cosa state facendo?”. Loro hanno reagito ridacchiando e facendo delle smorfie e in pochi attimi hanno mangiato tutta la mia pizza».
Ed è a questo punto, però, che si verifica la parte più triste di questa vicenda densa di arroganza e sopraffazione. «Le persone intorno a me hanno guardato la scena sbigottite, ma nessuno mi ha aiutato. Il titolare, che conosco da tempo, ha allargato le braccia come a dire “che ci posso fare?”. Non mi ha nemmeno offerto un’altra pizza e tutti gli altri se ne sono stati seduti al loro tavolino, senza dire nulla, fatta eccezione per due spagnoli che hanno cercato di tranquillizzarmi».
All’indifferenza e alla mancanza generale di solidarietà ha fatto seguito l’intimidazione. «Scioccato - racconta il ragazzo, che ha preferito rimanere anonimo per tutelare la sua incolumità - sono uscito dal locale, tenendo d’occhio i tre che mi hanno mangiato la pizza. Insieme a loro c’era un quarto ragazzo, che li aspettava fuori. Forse faceva da “palo”, magari per altre ragioni. Fatto sta che uno di loro ha parlato con lui e mi indicava. Io ho iniziato a camminare per andarmene, ma ho notato quello che faceva da “palo”, che mi seguiva». La paura ha quindi preso il posto dell’indignazione. «Ho fatto il giro largo - racconta - cercando di passare nelle vie più frequentate. Ero molto spaventato, ma cercavo di stare tranquillo. Dopo una decina di minuti mi sono accorto che non mi seguiva più nessuno, per fortuna».
All’indomani della disavventura, il giovane si è svegliato leggendo un post del sindaco Sadegholvaad in merito alla richiesta di incrementare le forze dell’ordine. «Mi ha fatto piacere leggerlo - dice, sollevato - io amo Rimini, e apprezzo molto il sindaco. Ho firmato la petizione che aveva avviato per chiedere un incremento di agenti e sono lieto che ci sia attenzione a questo tema. Spero davvero che si riesca a uscire da questa situazione: la presenza di micro criminalità e di ragazzini che si sentono in diritto di sopraffare gli altri è molto grave. Rimini è una città bellissima e deve restare un luogo da frequentare in spensieratezza». «Alcuni mi hanno chiesto se ho fatto denuncia - aggiunge, alludendo a quello che tecnicamente sarebbe il furto di una pizza - io ho risposto di no, che in effetti mi hanno “solo” mangiato la pizza. Il problema è il pensiero di impunità che c’è dietro questo gesto e l’indifferenza agghiacciante delle altre persone».