Rimini: “Per la polpetta” diventa un brand e sbarca nella capitale
Nel 2018 hanno aperto la prima polpetteria di Rimini dopo un’intuizione e una storia degne del miglior sceneggiatore cinematografico, sei anni dopo conquistano Roma con il lancio di un vero e proprio franchising “Per la polpetta” che dalla capitale partirà poi alla conquista del Belpaese. Loro che lo Stivale lo hanno risalito per intero, dal tacco della Calabria alla Lombardia per inventarsi coppia di imprenditori sulle rive dell’Adriatico romagnolo.
Coppia di sangue, perché Franco Antonio Sacco e Teresa Papaleo sono figlio e mamma e sono proprio le ricette di famiglia ad aver fatto la loro fortuna. Ma andiamo con ordine.
Dal Festival alla Polpetteria
«Tutto è iniziato nell’ottobre 2017, quando alla Fabbrica del Vapore di Milano era in calendario il Festival internazionale della polpetta, cui erano stati invitati i più grandi chef del mondo in rappresentanza del proprio Paese. Vedendo la città tappezzata di manifesti, mia cugina ha telefonato a sua mamma e alla mia dicendogli che non potevano non partecipare visto che da sempre tutti le conoscono per le loro polpette. Abbiamo preso il coraggio a due mani, inviato una mail simpatica chiedendo di portare le nostre e l’organizzazione ci ha risposto che l’Italia era già rappresentata, ma che ci avrebbe iscritti come polpetteria tipica calabrese. Anche se non avevamo neanche un’attività... Siamo partiti da casa dei nostri parenti in Calabria con una macchina piena di ogni ben di Dio e siamo arrivati a Milano per proporre i nostri prodotti tipici. Gli chef famosi con i loro furgoncini, i track e i camion erano nella piazza principale, noi in un angolo interno più defilato con un semplice tavolino e una bavarese per cucinare. La gente alla cassa acquistava dei ticket, aveva un numero di assaggi e logicamente si rivolgeva solo a loro: per un’ora da noi sono venuti solo ragazzi dello staff, ma alle 9 di colpo si è creata una fila interminabile, una “mandria” di persone che ci chiedeva “siete voi i calabresi?”. Abbiamo fatto sold out grazie allo staff che ci mandava gente di continuo, abbiamo quindi chiamato una parente a Torino e amici per aiutarci e la notte abbiamo fatto i turni di due ore per rifarle. Tanto è stato il successo che quando è arrivato il Tg4 a riprendere i cuochi famosi, gli organizzatori gli hanno detto “venite dietro che è lì il macello!” e abbiamo cucinato in diretta con le telecamere in mezzo ai fornelli... Alla raccolta ticket dei tre giorni siamo stati premiati come miglior polpetteria italiana e seconda internazionale dietro alla Grecia» rivela Sacco, proseguendo: «Abbiamo deciso di dar seguito a quella esperienza straordinaria aprendo una nostra attività, si sono aggiunti a noi due ragazzi e in società abbiamo fatto un anno di food track a fiere ed eventi in tutto il territorio e in gran parte d’Italia. Poi, nel 2018 abbiamo aperto un laboratorio-rosticceria in via Madonna della Scala diventato la prima polpetteria di Rimini. Da lì abbiamo fatto asporto, delivery, ancora eventi e anche consumazione in loco».
Con un occhio sempre vigile su quanto accadeva intorno e diverse iniziative di solidarietà cucinando per i medici dell’Infermi nel primo lockdown da Covid, per l’Ucraina e in diverse occasioni.
Per la polpetta diventa brand
«Tre anni e mezzo fa insieme a mia mamma ho iniziato a lavorare a un progetto di franchising partito anche in questo caso in maniera curiosa. I soci della F Retail, attività con sede a Rimini e uffici in tutta Italia specializzata nello sviluppo di progetti retail-food che ha seguito fra gli altri Antonino Cannavacciuolo, Roberto Rinaldini e Renato Bosco, durante le riunioni si sono affezionati alle polpette di mamma, io volevo avvicinarli da tempo e hanno accettato di affiancarci in questa nuova sfida. Lo scorso anno abbiamo quindi chiuso il locale di via Madonna della Scala per svilupparlo e presentarlo, abbiamo girato fiere sia in Italia che in Francia, siamo stati agli eventi più importanti d’Europa sul franchising e ora siamo pronti ad aprire il primo negozio a Roma. Ma torneremo anche a Rimini un giorno» promette Sacco.
«Il primo franchising “Per la polpetta” apre i battenti nel quartiere Nomentana, in viale Ippocrate 47, vicino a piazza Bologna nella zona dell’università. Oggi faremo la cosiddetta inaugurazione vip con gente del settore, ex calciatori e imprenditori interessati al progetto su invito privato, domani ci sarà quella con il pubblico e da domenica saremo aperto tutti i giorni dalla mattina alle 23 e il venerdì e il sabato fino all’una di notte. Diciamo che l’esperienza di via Madonna della Scala ci è servita per tararci e dar vita a locali molto più in chiave moderna ed evoluti: ci saranno molto legno, piante e la predominanza del colore rosso che richiama il sugo, una ventina di posti interni per consumare in loco, ma ovviamente resteranno centrali anche l’asporto e il delivery» entra nel merito, per poi chiosare: «Io faccio la supervisione del progetto e il lancio, in questo momento stiamo facendo formazione e a lavorare ci saranno una dozzina di ragazzi fra cucina e banconisti. Proporremo le ricette di mamma e il menu sarà il nostro tradizionale, ma più ristretto, senza primi piatti: polpette, panini, bole, polpette sfuse e dolci a forma di polpetta. Aperto questo ci dedicheremo a un secondo già previsto nella capitale e abbiamo altri contratti pronti nel resto d’Italia». Dammi una polpetta e conquisterò il mondo.