Rimini, pensionata uccisa a coltellate: l’incidente del figlio investito da un’auto pirata ora si tinge di giallo
Un giallo nel giallo dopo il femminicidio scoperto mercoledì a Rimini. Aspettava con ansia il 10 ottobre Pierina Paganelli: è infatti il giorno in cui il figlio Giuliano, 53 anni, sarà dimesso dalla Sol et Salus per far ritorno in quella casa da cui è uscito senza fare ritorno all’alba del 7 maggio scorso. Inforcata la sua bici elettrica aveva iniziato a pedalare verso l’inceneritore di Coriano dove lavora. Percorsi pochi metri, però, un pirata della strada lo aveva investito, abbandonandolo in fin di vita sull’asfalto. A soccorrerlo, un’ambulanza di passaggio e un gruppo di pellegrini diretti a Montefiore Conca. Rimasto in coma per due mesi al Bufalini, gli specialisti del reparto maxillo facciale del trauma center del nosocomio cesenate gli hanno letteralmente ricostruito il viso devastato da fratture compatibili più con una aggressione con un corpo contundente, un volo da un grattacielo; non escludevano l’incidente stradale «ma con un veicolo in viaggio a non meno di 80 chilometri orari» comunque situazioni dove sarebbe stato molto difficile sopravvivere..
Il mistero
Questa osservazione fatta dai medici allo studio legale Lunedei incaricato dalla moglie Manuela di seguire il suo caso, assume un peso specifico importante dopo l’omicidio della mamma. «Non è passato giorno che Pierina non sia andata da Giuliano» ricorda la sorella dell’ex marito. Che non nasconde neppure le sue perplessità «e quelle di altri parenti» sull’incidente di cui è rimasto vittima Giuliano. Su quali basi esprime il suo convincimento non lo spiega. Dice però che spesso persone che sembrano normali, tanto a posto non lo sono. Di sicuro c’è che contrariamente a quanto avviene quando ci sono vittime di pirati della strada, fino a quando Manuela Bianchi la moglie di Giuliano non ha lanciato un primo accorato appello su Facebook, ad eccezione di parenti e amici, nessuno ne era informato. Men che meno la stampa che, generalmente, in queste vicende viene coinvolta per rivolgere appelli ai potenziali testimoni, ignari d’aver notizie importanti per la soluzione dell’indagine. Collaborazione con gli organismi investigativa conclusa con successo in molteplici occasioni.