Rimini, omaggio a “Mick” Mengucci con una serata in musica sabato 8 febbraio in Piazza Ferrari

Rimini
  • 07 febbraio 2025

Musica live, pensieri, video, parole per ricordare l’amico di una vita che se ne è andato, per un saluto corale all’artista che ha portato anche un po’ della sua Rimini nel mondo attraverso la musica, un “sarai sempre con noi“ al ragazzo con cui molti amici e compagni di arte, musica e sport sono cresciuti, hanno condiviso emozioni e passioni. Così domani alle 19 in Piazza Ferrari a Rimini la sua “comunità”, i suoi amici , saluteranno per sempre Michele “Mick” Mengucci. Un evento/commiato pubblico “alla Mick”, morto a Lisbona a 55 anni dopo una breve e tragica malattia. Si stringono nel saluto il mondo del Frisbee riminese e tutta la comunità del Paganello, così come la comunità frisbistica bolognese di cui è stato tra i fondatori. Dopo il funerale a Lisbona dove viveva, celebrato una decina di giorni fa alla presenza della compagna, dei figli, della sorella, dell’amico Andrea Gnassi e degli amici della comunità internazionale e italiana, ora sono gli amici di Rimini insieme alla sorella e al padre Sandro a salutare Mick nella sua città.

Michele era nato a Rimini nel 1969 e sua madre Anna Maria Svensoon era una grafica svedese. Cresciuto dalle parti di Marina Centro e poi in via Simonini vicino alla, “Cava” , Mick è sempre stato un cittadino del mondo, partendo dalle scuole a Rimini, fino al Liceo Serpieri e all’Università a Bologna dove si era laureato in Ingegneria Mineraria. Da ricercatore e professore e musicista ha girato in diversi Paesi, dividendosi soprattutto fra il Portogallo e il Brasile, ma senza mai perdere i contatti con gli amici e le radici delle sua terra e del suo dialetto.

Ha accompagnato alla passione per lo sport - basket e frisbee in particolare - quella per le arti e la musica: ha fondato collettivi musicali in Brasile, in Italia e in Portogallo, dove è diventato un punto di riferimento della scena culturale, poetica e musicale nel solco della grande tradizione italiana all’estero che ha avuto in Carosone e Modugno i massimi esponenti che interpretava sia in prestigiose scene che anche in circoli, club e con arte di strada. Arrivando a produrre un suo originale stile musicale frutto di una miscela e di ritmi brasiliani, portoghesi e italo-romagnoli. Ha collaborato con artisti, performer, istituzioni e portato come detto la nostra città nel mondo senza mai perdere le sue radici: poliglotta, ha infatti scritto, letto poesie e fatto performance in diverse lingue ma senza mai perdere la sua esse romagnola. La romagnolità e l’italianità di cui andava fiero, come ha ricordato anche nell’ultima esibizione riminese, la scorsa estate. Una malattia lo ha portato via purtroppo in sei mesi, lascia tre figli (Tceva, Alumakai e Matteo) e un mondo di ricordi e di affetto che gli amici di una vita manifesteranno domani sera in Piazza Ferrari, in un “saluto” festoso di strada di quelli appunto “alla Mick”

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