Rimini. Nuovo stadio Neri, cantiere pronto a partire entro il 2026

Rimini

Partiti i lavori nell’ex area Ghigi per costruire, entro dicembre 2025, la “Casa del Rimini calcio”, i tifosi biancorossi attendono, adesso, il secondo tassello mancante. Il più importante per poter cominciare a pensare in grande: la costruzione del nuovo stadio “Romeo Neri”. Quanto tempo dovrà ancora passare prima di vedere le ruspe in azione? Secondo fonti ben informate interne a Palazzo Garampi, se l’impresa presenterà il progetto di fattibilità tecnico-economico entro marzo-aprile, come i tempi amministrativi prevedono, entro fine anno si potrebbe aprire e quindi chiudere la conferenza dei servizi, indispensabile per spingere verso la discesa finale l’iter burocratico e aprire, così, il cantiere entro il 2026.

Gli step della costruzione

Nelle intenzioni del Raggruppamento di imprese formato da Aurora immobiliare e Rimini calcio i lavori dovrebbero iniziare nel 2026 per concludersi tra il 2027 e il 2028. Con lavori portati avanti a stralci, a struttura modulare, in modo da poter disputare le gare interne nell’impianto-cantiere di piazzale del Popolo. Ma tra sogni da serie A e scenari da “primi posti” l’attesa, intanto, cresce. E aggiunge un altro anno all’annuncio col quale, nel maggio del 2023, Antonio Ciuffarella, titolare di Aurora Immobiliare, società che ha già realizzato il nuovo stadio di Frosinone, comunicò alla città le sue intenzioni. Un’attesa che si allunga, seppur allietata da alcuni importanti passaggi burocratici. Come l’approvazione, nel novembre 2024, da parte del Consiglio comunale, della dichiarazione di pubblica utilità dell’opera (21 voti a favore da parte della maggioranza, 7 astenuti tra le opposizioni, un solo voto contrario: il capogruppo Fdi, Gioenzo Renzi). Un “va bene” necessario per aprire le porte al progetto di fattibilità tecnico-economica e alla successiva conferenza dei servizi: passaggi indispensabili per mettere i tecnici del Raggruppamento di imprese nelle condizioni di poter redigere il progetto definitivo e poi quello esecutivo, anticamera dell’apertura del cantiere.

Sette su sette

Va ricordato che il nuovo stadio Romeo Neri si inquadra in un rapporto di partenariato pubblico-privato, con finanziamento dell’investimento tutto a carico del Raggruppamento di imprese e col conferimento delle aree (che rimangono però di proprietà comunale) in diritto di superficie al privato per 90 anni, scaduti i quali le opere realizzate passeranno Palazzo Garampi a titolo gratuito. Costo intorno ai 35 milioni di euro, più le spese relative alla legge stadi, il nuovo stadio non sarà solo un impianto coperto da 12 mila posti (la facciata storica del 1932 resterà comunque intatta), ma fungerà anche da contenitore di servizi: bar, ristoranti, centri medici, palestre, centri benessere, e poi un museo e uno store del Rimini calcio, fino ad un parcheggio coperto. E potrà ospitare oltre alle partite dell’Italia, anche grandi concerti musicali. Insomma, sarà un impianto aperto sette giorni su sette.

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