Rimini, niente concorso da 20 anni per entrare di ruolo: il prof precario di religione fa ricorso e batte il ministero

Rimini

Ricorso contro il ministero dell’Istruzione e il precariato, Rimini sforna una sentenza a favore dei docenti di religione. Protagonista della vicenda legale è Manuel Mussoni, ex docente e ora, da quasi due anni, dirigente delle Scuole Maestre Pie di Rimini. «Questa sentenza – afferma il 40enne – va a rovesciare una grave ingiustizia andata avanti per anni e accettata con una sorta di rassegnazione dagli insegnanti di religione cattolica. Insegnanti che si sono visti costretti a firmare contratti a tempo determinato, per mancanza di strumenti e opportunità ad entrare di ruolo, visto che l’ultimo concorso risale al 2004».

La vicenda

Nello specifico Mussoni ha iniziato a insegnare nel 2006 e per 8 anni, a partire dall’anno scolastico 2015/2016, è stato docente di Religione cattolica, firmando ogni volta un contratto dal 1° settembre al 31 agosto. L’Europa, come ricorda il docente, «ha lanciato vari richiami all’Italia, giungendo anche a pronunciamenti a livello giudiziario ma sono sembrati innocui o di poca rilevanza finché diversi docenti si sono decisi a fare causa al ministero competente per contratti di precariato reiterati». A Rimini il primo a lottare in punta di diritto è stato proprio lui, che ora riceverà il rimborso «di 12 mensilità dell’ultimo stipendio lordo, all’incirca 20mila euro». Come si legge nella sentenza: «Accertata l’esistenza di un danno conseguente all’abuso nell’utilizzo di una successione di contratti (o rapporti di lavoro) a tempo determinato, il Tribunale condanna le amministrazioni scolastiche convenute a corrispondere a Mussoni a titolo risarcitorio una indennità onnicomprensiva pari a dodici mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria dal maturato al saldo». Da qui anche la condanna a carico delle stesse amministrazioni scolastiche «al pagamento delle spese processuali consistenti in 2.309 euro».

Il commento del legale

A rappresentare il docente è stata l’avvocata Veronica Pepoli del Foro di Rimini con studio in via XXIII Settembre. «Si tratta di un passaggio storico – nota - e forse altri insegnanti si ispireranno a Mussoni. Quanto al rimborso, la normativa di riferimento prevede che, se si susseguono contratti a tempo determinato superiori ai 36 mesi, un giudice possa riconoscere un’indennità da 4 a 24 mensilità dell’ultima retribuzione utile». Una quantificazione «a sua discrezione, in considerazione di una serie di circostanze», fermo restando che la normativa è cambiata perché fino al 2024 «prevedeva solo da 2,5 a 12 mensilità».

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