Rimini, Nico Nicolussi: “Vent’anni accanto ai bambini in ospedale La fiducia nella vita supera la depressione”

Rimini

Dopo donazioni per oltre 200mila euro, anche i supereroi sbarcano in corsia. L’associazione La Girandola odv è una realtà riminese composta da genitori di bambini nati con malformazioni congenite. Quest’anno celebra i 20 anni di impegno nel reparto di Chirurgia pediatrica dell’Ospedale “Infermi” di Rimini. A fare il punto è il presidente dell’associazione, Nico Colussi.

Colussi, com’è cominciata questa straordinaria avventura di solidarietà?

«Tutto è partito su iniziativa di un paio di volontarie e di altrettanti medici, coordinati dalla dottoressa Silvana Federici, all’epoca primario di Chirurgia pediatrica, che poi ha fondato l’associazione assieme al dottor Vincenzo Menichelli, ora al timone della stessa unità operativa. Al momento, in pianta stabile, contiamo una decina di persone. Nel gruppo sono presenti i genitori di bambini che hanno dovuto affrontare un’operazione a causa di malformazioni. Proprio come è successo a mio figlio, Filippo».

Quanta forza ci vuole per essere genitore di bimbi che, sin dal primo vagito, devono lottare per vivere?

«Non basta la forza, occorre una forte coesione familiare. Nel tempo molte coppie sono andate in tilt, perché è una sfida ardua vedere il proprio bambino trascorrere i primi giorni di vita in terapia intensiva. Anche mio figlio è finito sotto i ferri a poche ore dalla nascita per un problema all’esofago che gli impediva di nutrirsi. Una criticità, questa, scoperta solo il giorno del parto. Se non avessi incontrato membri dell’associazione che mi hanno mostrato le foto dei loro figli, ormai cresciuti e in buona salute, forse anch’io sarei stato sopraffatto dallo sconforto. La Girandola, in sostanza, fa la differenza tra la depressione e la fiducia nella vita. Siamo una famiglia allargata che negli anni continua a sostenersi, anche quando i figli diventano grandi».

Focus prioritario?

«L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita e del benessere dei piccoli pazienti ma anche di offrire supporto concreto alle loro famiglie in un momento delicato. La nostra missione è quella di rendere meno gravoso il percorso ospedaliero nel cuore dell’infanzia. In particolare, ci concentriamo sulle attività animazione in reparto, utili per spezzare la monotonia di giornate altrimenti interminabili. Dall’acquario marino con il pesciolino Nemo ai giochi interattivi, la differenza si vede, eccome. Un tempo questa unità operativa era “vecchiotta” e grigia, oggi invece non ha nulla da invidiare a un parco divertimenti: il soffitto è un cielo azzurro retroilluminato, le pareti un fondale marino, ci sono arredi colorati e persino un tavolo interattivo. Lungo le pareti poi non mancano gli scatti del noto fotografo Enrico De Luigi che ritraggono bambini con la flebo al braccio. Immagini, le sue, che valgono più di mille parole».

Negli anni avete donato di tutto un po’, dal frigo in camera alle tv passando per i tira-latte. A quanto ammonta l’impegno complessiva?

«In due decadi abbiamo donato attrezzature per almeno 200mila euro, ma è un numero per difetto. Tra i doni anche un ecografo portatile da 13mila euro e un laboratorio uro-dinamico da 15mila. Con il 5 per mille possiamo contare su 12mila euro di risorse all’anno ma sono i genitori a darci una mano devolvendo somme in corrispondenza del battesimo o del compleanni dei figli. Detto questo, ora ci concentriamo soprattutto sull’animazione».

Perché avete lanciato una raccolta fondi?

«Per festeggiare i vent’anni abbiamo pensato a un cortometraggio. Il titolo? “Ci RaccontiAmo”. Ecco perché invitiamo la cittadinanza a far parte del progetto diventando co-produttori del documentario. Con un contributo minimo di 5 euro sulla piattaforma Ideaginger,ci aiuterete a dare voce alla nostra storia e a sensibilizzare tutti sull’importanza del volontariato. Anche Banca Malatestiana supporta questa iniziativa grazie al progetto “Tutti per uno” a favore delle associazioni no profit riminesi. Non si tratta solo di un cortometraggio, beninteso, ma di un vero e proprio viaggio emotivo nel tempo».

Quando è prevista l’uscita?

«Salvo imprevisti per l’autunno del 2025».

Progetti futuri?

«A breve entreranno in corsia personaggi dei cartoni animati e supereroi. Ci siamo quasi, mancano solo gli ultimi dettagli».

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