Rimini. Morte in autostrada, giallo sulla telefonata dopo l’incidente
«Ho avuto un incidente, ma sto bene. Sto aspettando il carroattrezzi. Mi raccomando disdici la prenotazione al ristorante». Sono le ultime parole pronunciate da Paolo Bertozzi, il 61enne consulente aziendale, morto venerdì 3 febbraio in un incidente stradale sull’A14 tra i caselli di Riccione e Cattolica. Il riccionese le ha dette al telefono alla compagna che lo stava attendendo per trascorrere assieme la serata. Trentacinque secondi, come rilevato dalla memoria del suo telefono e da quello della destinataria della chiamata interrottasi bruscamente. Questa telefonata racconta con certezza che Bertozzi non ha perso la vita sul colpo e il controllo del Suv non lo ha perduto per un malore che gli ha fatto perdere i sensi.
Ecco perché il pubblico ministero di turno Davide Ercolani ha fatto eseguire mercoledì scorso l’esame autoptico alla dottoressa Donatella Fedeli. All’autopsia ha assistito anche il dottor Pierpaolo Balli in qualità di consulente del figlio della vittima, che per vederci chiaro su quanto è successo ha nominato quale suo legale di fiducia l’avvocato Stefano Caroli.
Cos’è successo
Il quesito assolutamente più importante da capire è se Paolo Bertozzi, una volta sceso dal suo Land Rover Freelander di cui aveva perso il controllo andando a schiantarsi contro il new jersey alla sinistra della corsia di sorpasso, è deceduto a causa delle ferite causate da uno (come ipotizzerebbe il consulente della famiglia) o più dei quattro veicoli sopraggiunti che lo hanno investito mentre stava cercando di mettersi al sicuro sulla corsia d’emergenza.
L’indagine
Di fondamentale importanza sarà il verbale consegnato agli uffici al terzo piano del palazzo di giustizia di Rimini dalla pattuglia della Polizia dell’Autostrada di Forlì intervenuta per i rilievi. Il primo veicolo a piombare sulla Land Rover sarebbe stata una Audi A6. Oltre agli agenti, sul posto al chilometro 142 corsia sud sono intervenuti anche ambulanze, automedicalizzata di Romagna soccorso. Una squadra di Vigili del fuoco del comando provinciale di Rimini, messi in sicurezza i veicoli, ha provveduto anche al lavaggio della sede stradale rimasta bloccata per più di un paio d’ore. Anche i loro rispettivi rapporti sicuramente entreranno nell’indagine sulla richiesta delle responsabilità