Rimini. Mercato coperto, iter agli sgoccioli. “Ma la situazione è molto complessa”

Una conferenza servizi lunga un anno e mezzo. Interminabile. Che, tra una decina di giorni, secondo l’iter burocratico, dovrebbe arrivare a conclusione. E stabilire se, in base alle integrazioni al progetto presentate, all’organismo di valutazione, dalla Renco, società vincitrice, un paio d’anni fa, del bando di gara per la costruzione del nuovo mercato coperto, ci sono, oppure no, le condizioni per realizzare la struttura in via Castefidardo (27 milioni di euro l’investimento previsto). «La situazione, da quanto ci è dato sapere, è molto complessa – commenta Stefano Zannoni, direttore del supermercato Conad, attività interna all’impianto -. E anche molto complicata. L’auspicio, naturalmente, è che la questione progettuale si risolva al meglio, e che i tecnici riescano a trovare una quadra. Vedremo. Del resto siamo ormai agli sgoccioli di questo lunghissimo iter».
E, infatti, tra una decina di giorni, comunque entro il 21 aprile, stando ai tempi amministrativi, la Conferenza servizi dovrebbe finalmente chiudersi. Con tanto di enti preposti pronti ad esprimere i propri pareri: ne sono attesi almeno una decina. «Rispetto a qualche anno fa, sono spuntate nuove norme, più rigide e vincolanti – sottolinea Zannoni – in termini di spazi da rispettare tra punti vendita e vie di fuga da garantire». Ovvero le indicazioni che Ausl e Vigili del fuoco (due tra gli enti in Conferenza servizi) avevano inserito nel documento recapitato a Palazzo Garampi a dicembre. E che avevano spinto la Renco a chiedere una proroga per ridefinire il progetto, nel rispetto del proprio piano economico, e la Conferenza servizi a rimettersi di nuovo al lavoro per studiare le modifiche apportate. Nel frattempo, però, tra richieste di integrazioni, aperture, chiusure e riaperture della Conferenza servizi i tempi per la costruzione della nuova struttura sono slittati. E anche di molto. Passando dal termine iniziale di fine lavori entro il 2025 al termine di inizio lavori entro l’anno in corso fino ad arrivare al semplice auspicio di “buone nuove” dalla Conferenza servizi.