Rimini, maxi-discarica abusiva con 1.400 tonnellate di rifiuti: due denunce
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I Carabinieri Forestale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Rimini e dei Nuclei Carabinieri Forestale di Santarcangelo e di Bagno di Romagna hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare di sequestro di ingenti quantitativi di rifiuti giacenti in una vasta area adibita a discarica abusiva, nonché di un capannone industriale localizzato in provincia di Rimini.
Le indagini hanno permesso di appurare che la condotta illecita, veniva camuffata da un’attività economica di copertura e posta in essere da una società, consistente nel servizio di noleggio di box e spazi da adibire ad uso magazzino di merci per conto terzi. All’interno di tale area venivano immagazzinati beni apparentemente classificabili quali merci comuni. In realtà tale modus operandi era solo funzionale a celare lo stoccaggio di ingenti quantitativi di rifiuti presso il sito adibito a luogo di deposito finale.
Circa 1.400 tonnellate di rifiuti
Tali materiali, rinvenuti all’interno del capannone industriale e delle sue pertinenze esterne, sono stati censiti in sede di perquisizione e risultati consistenti in apparecchiature elettroniche obsolete (RAEE) integre o smontate, batterie al piombo, parti meccaniche, imbarcazioni in stato di abbandono, elettrodomestici, cumuli di pneumatici abbandonati e circa 500 tonnellate di residui di cuoio conciato, già oggetto di precedenti indagini e sequestri operati dai Carabinieri Forestale negli scorsi anni, il tutto pari ad un quantitativo totale stimato di circa 1400 tonnellate.
A seguito di tutti gli accertamenti compiuti, venivano denunciati due cittadini italiani in qualità di legali rappresentati della società avente la disponibilità dell’area. I due saranno chiamati a rispondere delle ipotesi di reato di “discarica abusiva”, dell’inottemperanza all’ordinanza del sindaco volta alla rimozione dei rifiuti già individuati in precedenza, nonché al ripristino dello stato dei luoghi.
Allo stato attuale, non sono stati riscontrati ulteriori fattori di rischio per le matrici ambientali o per la salute pubblica.
Al lavor i Carabinieri Forestale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Rimini e dei Nuclei Carabinieri Forestale di Santarcangelo e di Bagno di Romagna