Rimini. Manca il personale da assumere, la segretaria Cgil: “Vi spiego perché e cosa fare”

Rimini

«Il mercato del lavoro è cambiato. E le esigenze dei giovani di oggi sono completamente diverse da quelle dei coetanei degli anni 80 e 90. E’ ora che gli imprenditori lo comprendano».

Francesca Lilla Parco, segretaria generale Cgil Rimini, Corriere Romagna in mano replica piccata alle associazioni datoriali e diversi singoli imprenditori che, ieri, hanno segnalato la carenza di personale nonostante l’inizio dell’estate.

Lilla Parco, vuol dire che a Rimini non ci sono giovani a sufficienza?

«Sì, proprio così. A Rimini abbiamo una decrescita consolidata da anni. Basti pensare che abbiamo un giovane residente ogni due anziani. Insomma, l’inverno demografico, di cui tanto si parla, qui da noi è diventato strutturale».

Si tratta di allarmi inutili quindi quelli quelli che sono stati lanciati dalle associazioni datoriali?

«Gli allarmi non sono mai inutili, se servono a risolvere il problema. E il problema non lo si risolve nel puntare il dito accusatore contro questa o quella norma. In questi anni, infatti, c’è stato un “al lupo al lupo” diverso da stagione a stagione: prima “tutta colpa dell’eliminazione dei voucher”, che ora sono stati reintrodotti, poi “tutta colpa del reddito di cittadinanza”, che adesso è stato cancellato, e nei mesi scorsi si è sentito parlare, addirittura, di difficoltà a trovare minorenni da assumere come apprendisti per via del percorso di studio da dover rispettare. Insomma, ce n’è sempre una nuova».

E invece?

«E invece si dovrebbe pensare di più alle esigenze dei ragazzi. Al perché. Ad esempio, nel secolo scorso i giovani erano disposti a lavorare nel periodo estivo anche 12 ore al giorno e senza riposi, la cosiddetta “stagione”, oggi questi giovani non esistono più. I ventenni sono più consapevoli di quello che sono e di cosa vogliono. Per loro il tempo libero è molto più importante di come potesse esserlo un tempo. Ecco perché sarebbe opportuno iniziare a pensare a forme di assunzione stagionale part time. Con buste paga, però, più pesanti».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui