Rimini, le nuove patrie del trapianto di capelli low cost: “Mando i clienti in Albania e Turchia”. C’è pure il supporto di un interprete

RIMINI
CARLA DINI
È l’Albania la meta preferita dai riminesi per il trapianto dei capelli.
Dopo un lungo braccio di ferro, il Paese delle aquile sembra aver scalzato il primato detenuto dalla Turchia. Inalterate invece le dinamiche necessarie per cambiare aspetto.
Un viaggio organizzato nei dettagli, dal volo sino al supporto di un interprete per interagire con i medici della clinica dove avverrà l’intervento.
Ma come inizia questo viaggio? Spesso con un semplice sfogo.
Molti riminesi confidano infatti le loro preoccupazioni per una chioma tutt’altro che leonina al barbiere di fiducia che poi li indirizza all’agenzia di turno, che pensa a tutto.
È il caso del barbiere, Sandro Vandi, 60 anni, da 37 al timone di “Hair Cut Company” di via Roma.
Indirizza lui la clientela in difficoltà alla “Blue Agency”, l’agenzia marchigiana della bellezza di Diego Marziali.
Vandi, quanti clienti le chiedono aiuto?
«In media tre all’anno, ma consideri che siamo in diversi a collaborare con ancor più numerose agenzie».
Si ricorre al trapianto di capelli per un fattore estetico?
«In certi casi anche per riacquistare fiducia in se stessi. Negli ultimi anni gli uomini fanno più caso a questo problema ed è aumentata la cura per il proprio aspetto».
Cosa fornisce l’agenzia con cui collabora a chi vuol rivoluzionare la sua visione nello specchio?
«È tutto all inclusive: dal volo all’interprete sino all’operazione. Appena scendi dall’aereo c’è un’auto che ti aspetta per portarti a destinazione».
Che effetti ha visto sui suoi clienti?
«Tornano in Romagna molto soddisfatti e i risultati sono duraturi».
C’è un’alternativa al volo in Turchia?
«Sta prendendo sempre più piede l’Albania anche perché la vicinanza riduce la spesa di qualche centinaio di euro».
Facciamo due conti?
«La spesa dipende dal quantitativo di bulbi impiantati. In media un’operazione importante, che ne comprende da 500 a 700, costa sui 1.800 euro in Turchia, mentre in Albania 1.500-1.700. I risultati, a mio avviso, sono gli stessi e la permanenza necessaria è di tre giorni in ambedue i casi».
Qual è il costo corrispondente in Italia?
«Circa 10mila euro».
Come va sul fronte sicurezza?
«Parliamo di professionisti seri, tant’è che prima dell’operazione si ricostruisce la storia clinica del paziente segnalando anche eventuali allergie».
Alcuni romagnoli approfittano della parentesi per ritagliarsi una vacanza?
«Sicuramente, c’è chi si porta dietro la moglie o la fidanzata e, sebbene non possa esporsi al sole, prolunga il soggiorno per visitare posti nuovi».
Da dove vengono prelevati i bulbi?
«Dalla parte posteriore della testa, tramite un lavoro certosino e un intervento di durata variabile: da 3 a 6 ore. Gli innesti prelevati vengono conservati per un po’ in una soluzione speciale e poi inseriti in una sorta di penna, uno per uno, e infine inseriti dove necessario».