Rimini, la skin therapist influencer Barbara Stella: “Guido le persone alla scoperta di ciò che le valorizza”

Rimini

Fare diventare i gesti di cura della pelle del viso una routine. È questo il segreto di bellezza che svela Barbara Stella, skin therapist riminese, che da un lavoretto poco più che casuale in profumeria, quando studiava all’università, ha scoperto una vera passione per i trucchi e la bellezza del viso e ne ha fatto la sua professione. L’accademia Mud Make-Up Designory a Milano, prima da studentessa poi da insegnante, truccatrice sui set di moda, spot e tv, estetista e skin therapist abilitata: oggi la pelle del viso è la sua tela e il suo lavoro è «creare qualcosa che stupisce gli occhi» e, soprattutto, «guidare le persone alla scoperta di ciò che le valorizza».

Quanto una buona cura della pelle del viso può fare la differenza in termini di bellezza?

«È fondamentale, prendersi cura del proprio viso è come lavarsi i denti e va fatto con costanza. Oggi, passata la tendenza skin care coreana con tanti passaggi, si torna al minimalismo: pochi prodotti, ma buoni».

Quali sono i passaggi davvero necessari?

«I due passaggi fondamentali nella quotidianità sono la detersione e l’idratazione. La detersione è necessaria la sera e la mattina, per pulire la pelle da tutte le impurità che vi si depositano, provenienti dall’esterno e dall’interno. Bisogna procedere con una doppia detersione, usando prima un prodotto a base più oleosa per rimuovere il trucco e poi uno schiumogeno più classico da scegliere in base alle esigenze della propria pelle. Per quanto riguarda invece l’idratazione, possiamo scegliere il prodotto più adatto alla nostra pelle, magari con antiossidanti, e di giorno sempre con la protezione solare, almeno 30 SPF, anche d’inverno. Questo è il gesto più concreto che possiamo fare per proteggere la pelle dall’invecchiamento precoce. Oltre a questi passaggi fondamentali, possiamo poi aggiungere sieri con attivi particolari, per esempio booster di vitamina C, con azione antiossidante e di stimolazione del collagene».

Come possiamo riconoscere i prodotti giusti?

«Innanzitutto è fondamentale conoscere la propria pelle e le sue esigenze specifiche. In tal senso credo che una consulenza di base sia necessaria: spesso si hanno dei pregiudizi sulla propria pelle, magari legati a dei disturbi che si sono vissuti in passato. Per esempio, chi ha sofferto in adolescenza di acne talvolta resta convinto anche molti anni dopo di avere la pelle grassa, ma la pelle è un organo vivo che cambia di continuo e utilizzare prodotti non adatti può provocare danni. E se quelli “mass market” sono molto controllati e devono lavorare sulla stragrande maggioranza di pelli e quindi sono meno invasivi, bisogna fare invece più attenzione con i prodotti professionali che hanno concentrazioni maggiori».

Per quanto riguarda creme e prodotti di lusso, quanto si paga la qualità e quanto il marketing?

«Nei marchi di lusso si paga la qualità ma anche lo status symbol che quei marchi rappresentano. Ormai abbiamo accesso a quasi tutte le informazioni ed essere un consumatore consapevole è più facile. Certamente per la qualità di un prodotto contano di più la purezza degli attivi e la loro concentrazione, che non gli elogi, dietro sponsorizzazione, di qualche influencer. Bisogna non farsi influenzare troppo dalle tendenze dell’ultim’ora e documentarsi».

Un segreto di bellezza?

«Il mio segreto è fare diventare i gesti di cura della bellezza una routine: piccole, buone azioni ripetute mattina e sera senza sgarrare mai fanno la differenza. Se poi si vuole aggiungere una coccola, consiglio il Gua Sha, una pietra con la quale effettuare un massaggio linfatico drenante al viso, facendo dei movimenti verso l’alto. Bastano pochi minuti: aiuta a far penetrare la crema, stimola il collagene, diminuisce i gonfiori».

Un falso mito?

«Non è vero che si deve cambiare la routine di creme perché la pelle si abitua, mentre è vero che la pelle cambia continuamente e ha necessità sempre diverse, banalmente, anche di stagione in stagione. E poi trovo che dire di non prendersi cura del proprio viso per mancanza di tempo sia un alibi. Bastano veramente pochi minuti ogni giorno».

Lei è una paladina del pro age. Che cosa intende?

«Non dobbiamo combattere l’invecchiamento, che in realtà è un privilegio, ma invecchiare al meglio delle nostre possibilità, innanzitutto con uno stile di vita sano. La bellezza della pelle viene anche e soprattutto da dentro».

I social sono uno strumento utile per diffondere informazioni, anche sulla bellezza, o un pericoloso megafono di canoni estetici falsati?

«Come quasi tutto, anche i social non sono buoni o cattivi in sé, ma uno strumento da utilizzare correttamente e con la giusta consapevolezza. Sono molto utili per far sentire la propria voce, per esempio. Ogni epoca ha i propri canoni estetici e i social propagandano quelli di oggi, troppo spesso all’insegna dell’omologazione che non valorizza la diversità e l’unicità di ciascuno, che invece è bellezza. Speriamo che questa sia una tendenza passeggera e che passi velocemente, come la gran parte delle tendenze nel mondo beauty».

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