Rimini. La Prima coccola festeggia 10 anni in aiuto dei bimbi prematuri

Rimini

Centinaia di migliaia di euro in beneficenza, oltre 8mila neonati seguiti e più di 50 macchinari a elevata tecnologia donate alla Tin (Terapia intensiva neonatale) dell’ospedale di Rimini. È questo il bilancio dell’attività de “La prima coccola”, l’associazione di volontari che quest’anno festeggia i 10 anni dalla fondazione. Nata nel 2014 da una manciata di famiglie, che avevano vissuto quasi in contemporanea l’esperienza del ricovero in questo reparto, conta più di una trentina di volontari. A fare il punto su un impegno quotidiano è il consigliere del direttivo, Alice Bertozzi.

Dove spegnerete le prime 10 candeline?

«In una grande festa destinata a famiglie e operatori ma anche a sostenitori e volontari che si svolgerà il prossimo 19 ottobre alla Locanda i Girasoli di Misano. Con l’occasione Mapi Danna presenterà il podcast e documentario girato in Tin “Siamo tutti prematuri”, mentre le opere di Scart Gruppo Hera aiuteranno a ripercorrere un viaggio ricco di sfide e traguardi. Non mancheranno magia e effetti speciali con l’illusionista Stefano Bronzato, il mentalista Simone Ravenda e l’artista beatboxer Blackroll. Ringraziamo Leardini Group per aver voluto la serata e collaborato alla sua organizzazione assieme all’agenzia Regency Event Group e Marlú Gioielli».

Quanti bambini avete aiutato finora?

«Difficile fare una stima ma, considerando che ogni anno vengono ricoverati in Tin circa 800 bambini, i numeri sono davvero elevati. I nostri progetti sono orientati d’altronde sia al percorso post dimissioni sia a garantire il benessere della famiglia durante la permanenza in reparto».

Come sostenete chi ha perso un figlio?

«Alcuni volontari hanno vissuto lo stesso dramma e spesso sono loro a supportare questi genitori attraverso l’ascolto e la condivisione delle esperienze ma il reparto si avvale anche di una psicologa che accompagna nell’elaborazione del lutto»

Qualche dato?

«Abbiamo finanziato l’umanizzazione del reparto per 180mila euro con l’installazione di pareti luminose e decorazioni pittoriche. Oltre 300 famiglie sono state seguite dopo le dimissioni nel progetto di Home visiting psicologico e ostetrico a domicilio. E ancora: la casa delle famiglie aperta dal maggio 2023 ha ospitato in forma gratuita oltre 40 nuclei provenienti da fuori provincia, con una degenza media superiore ai 45 giorni».

Nuovi progetti?

«Abbiamo lanciato la raccolta fondi per avviare la musicoterapia in reparto. Il progetto è caricato sulla piattaforma Idea Ginger: se raggiungeremo l’80% del costo con le donazioni, Banca Malatestiana contribuirà per il restante 20%. L’obiettivo è creare, con l’aiuto di un’esperta, una ninna nanna con effetti benefici per tutti, visto che la melodia regola il battito cardiaco e migliora la respirazione, ma soprattutto ricrea quel ponte emotivo e relazionale interrotto da una nascita prematura o difficile. Altra progettazione? Il mantenimento del Nidcap Training Centre, ossia un centro di formazione per operatori sanitari che è attivo solo a Modena e Rimini. Un’idea che, al momento in fase embrionale, ci impegnerà nei prossimi anni è invece quella di realizzare spazi, per ospitare le famiglie dei piccoli pazienti all’interno dell’ospedale».

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