Rimini. La prefettura cerca dodici caserme in affitto per i carabinieri

Rimini

La Prefettura di Rimini cerca 12 immobili in affitto da destinare a sede di caserme dell’Arma dei carabinieri a Rimini e nei Comuni della provincia: è di questi giorni la pubblicazione da parte del Palazzo del Governo dell’avviso di indagine conoscitiva con cui si tenterà di intercettare le offerte di proprietari, «nell’ambito dei piani di razionalizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di riduzione dei costi per le locazioni passive». L’obiettivo è quindi ridurre i costi, ma non è detto che si arrivi a un già di valzer delle caserme: la Prefettura, infatti, «si riserva di valutare insindacabilmente l’opportunità o meno di avviare una formale trattativa per la stipula del contratto di locazione», che sarà a sua volta subordinata al parere favorevole dell’Agenzia del Demanio e al nulla osta del Ministero dell’Interno. Per chi fosse interessato a presentare una propria offerta c’è tempo fino alle 13 del 20 settembre. Nel complesso, la ricerca riguarda 12 immobili nell’intero territorio provinciale: oltre alle caserme di Rimini a Miramare e porto, nel documento - affiancati dal costo annuale della locazione - figurano anche quelle dei Comuni di Montescudo-Monte Colombo (72.590 euro), Santarcangelo (37.079,16), Verucchio (73.199,26), Misano Adriatico (14.614,28), Coriano (94.445,98), Novalfeltria (39.947,94), San Leo (9.988,30), Sant’Agata Feltria (41.988,38), Montefiore Conca (52.937,56) e Morciano (160.735). In totale, conteggiando anche i 17.559,54 euro corrisposti per la caserma di Rimini Miramare e i 109.747,10 per quella del porto, la spesa finale ammonta ogni anno a 707.273,24 euro. Le prescrizioni necessarie per prendere in considerazione le offerte sono stringenti: prima dell’eventuale perfezionamento dei contratti di locazione, gli immobili dovranno essere dotati di celle di sicurezza e di sistemi di difesa passiva come ad esempio recinzioni, telecamere di sorveglianza, portone di accesso blindato, vetri antisfondamento e antiproiettile. Non è certo facile trovare edifici con queste caratteristiche, specie considerando che, nel caso, gli interventi sarebbero a carico della proprietà. L’indagine di mercato della Prefettura potrebbe quindi anche risolversi con una conferma delle sedi e dei costi attuali, benché siano diversi i Comuni della provincia in cui si stanno sviluppando riflessioni propri a riguardo della collocazione delle caserme dei carabinieri.

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