Rimini. La pedina e la aspetta fuori dal lavoro, ex fidanzato stalker rischia il processo

Rimini

Non riusciva ad accettare la fine della relazione con la ex fidanzata, che ha tempestato di telefonate e messaggi Whatsapp per oltre un anno, fino a renderle la vita così impossibile e la quotidianità così insopportabile da costringerla a denunciarlo in Procura.

Ora, dopo le indagini svolte dal pubblico ministero Luca Bertuzzi, per un ragazzo marocchino di 35 anni si avvicina il processo.

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio, il giudice per le indagini preliminari Raffale Deflorio ha fissato la data dell’udienza preliminare per il prossimo 12 dicembre, quando l’uomo comparirà in tribunale assistito dall’avvocato Massimo Vico.

La storia

Come in numerosissimi casi di stalking e violenza di genere, a far perdere il controllo al nordafricano sono stati i “no” ribaditi dalla sua ex, una giovane donna residente nel Riminese, che ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di tornare con lui.

Ma lui non si è dato per vinto: pur di incontrarla e costringerla a un confronto la pedinava assiduamente sia in auto che a piedi, la aspettava sotto casa, si appostava fuori dal luogo di lavoro e si faceva trovare in tutti i luoghi in cui sapeva che avrebbe potuto incontrarla. E quando la vedeva erano suppliche e minacce di farsi del male, raffigurandole una sofferenza atroce a cui solo lei avrebbe potuto dare sollievo. Attenzioni indesiderate e morbose che non erano mai cessate neanche dopo l’ammonimento ricevuto dal questore lo scorso giugno, e giunte al culmine quando lui ha incaricato un conoscente di consegnarle un mazzo di fiori per il suo compleanno, raccomandandosi di dirle che lui soffriva e che lei avrebbe dovuto dargli un’altra possibilità. Una vera e propria persecuzione che ha costretto la ragazza a cambiare il numero di cellulare e a chiedere al padre di accompagnarla in auto per evitare di uscire di casa da sola, tanta era la paura di incontrarlo.

Ora, con l’eventuale processo, in caso di rinvio a giudizio, il 35enne dovrà dare atto delle sue azioni di fronte al giudice.

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