Rimini, “la crescita di abitazioni a uso turistico è l’effetto dell’obbligo di registrazione”

Rimini

«Il turismo a Rimini tiene. E i numeri sono lì a dimostrarlo». Grafici e tabelle in mano, Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione albergatori, esprime la sua soddisfazione per l’andamento positivo dei primi otto mesi dell’anno. Nonostante una crisi economica che sta frenando i consumi e colpendo principalmente il comparto delle vacanze. «Sono mancati gli italiani (il calo ad agosto è stato del -5,5% sul 2023 e, addirittura, del -26% sul 2019, ndr) - sottolinea Rinaldis -, ma sono aumentati, e di molto, i clienti stranieri, che rappresentano, ormai, il 30% del nostro mercato turistico (la crescita di presenze, ad agosto, è stata del +6,2% sul 2023 e del +14,5% sul 2019, ndr). A dimostrazione che il brand Rimini piace sempre tanto in Europa». E, alla fine, da gennaio ad agosto – dati Istat - si contano 5.659.886 pernottamenti nel capoluogo, contro i 5.452.821 pernottamenti dello stesso periodo del 2023, e i 5.326.544 del 2022.

«Non siamo ancora ai livelli pre covid - osserva Rinaldis - ma non dimentichiamo che in quel periodo avevamo i russi, e gli italiani non erano alle prese con le ristrettezze economiche di oggi».

E, infatti, le presenze superavano i 6 milioni: 6.206.537 nel 2019, 6.139.651 nel 2018, 6.115.536 nel 2017. Continua la presidente Aia Rimini: «Vorrei tornare per un attimo sui dati della Camera di commercio che evidenziano una crescita di attività nel settore ricettivo riminese. Intanto, nei dati sono comprese non solo le unità locali, ovvero gli hotel attivi, ma anche le sedi legali: da qui l’aumento. Ma quello che emerge con evidenza è lo sviluppo costante del settore delle abitazioni ad uso turistico (162 a giugno 2024, il +12,5% sullo stesso periodo 2023 quando erano 144, e, addirittura, il +65,3% sul 2012 (98), ndr). E questo grazie alle nuove norme che regolamentano il settore e che obbligano i proprietari a registrarsi».

Precisa, però, Antonio Carasso, presidente di Promozione alberghiera, società di servizi turistici: «Attenzione con le “abitazioni ad uso turistico” perché non tutte sono registrate. Per cui è ragionevole considerare che i dati Istat sui pernottamenti a Rimini siano più bassi di quelli reali».

Inevitabile, con la presidente Aia, non affrontare il tema aeroporto. «I turisti stranieri crescono anche con un “Fellini” privo di collegamenti coi principali scali europei. E questo la dice lunga sulle potenzialità della nostra Riviera. Collegamenti, peraltro, che, secondo noi albergatori, rappresentano una priorità». Aggiunge, allora, Carasso: «Immaginate cosa potrà diventare Rimini, a livello di flussi turistici, un domani che il Fellini sarà collegato con scali come Francoforte, Parigi, o Madrid, e con un’alta velocità ferroviaria attivata su binari dedicati».

Intanto, fioccano le prenotazioni per il Ttg, la fiera internazionale del turismo (vedi articolo sotto, ndr).

«Su Rimini – avverte Carasso - siamo già ad un riempimento camere dell’85%, e molti hotel sono sold out anche a Riccione, Bellaria, San Marino: e siamo in linea col 2023. Invece, per quanto riguarda Ecomondo (5-8 novembre) siamo già sul 75% di riempimento camere: lo scorso anno eravamo al 52%. E per il Sigep (18-22 gennaio 2025) – conclude – abbiamo raggiunto il 48%: eravamo al 34% nel 2023».

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