Rimini. «L’ultimo spazio verde di Rivabella», la battaglia del Comitato per salvarlo
«Non possiamo permetterci altro cemento. Rivabella merita un progetto sostenibile». A ribadirlo è il Comitato per l’Ambiente della frazione che in una nota ricostruisce la vicenda che ruota intorno ad un’area privata affacciata su via Coletti, ultimo grande spazio verde del quartiere: «31.000 metri quadri di ulivi, robinie, pioppi, canneti e prati, che rischiano di scomparire per lasciare posto a un massiccio progetto edilizio».
«Sono ormai dieci mesi che cerchiamo un dialogo con l’amministrazione senza però riuscirci per salvare quest’area - spiegano dal Comitato che fa parte del Coordinamento dei Comitati -. A luglio abbiamo inviato al Comune una proposta alternativa, un progetto molto dettagliato che include una nuova area verde centrale con una scuola primaria e un asilo moderni, parcheggi pubblici e una biblioteca di quartiere come punto di incontro per giovani e anziani».
Il Piano particolareggiato di via Coletti, votato in consiglio comunale il 19 dicembre 2023, prevede la costruzione di quattro grandi edifici in un’area classificata dal Piano di gestione del rischio alluvioni “ad elevata probabilità di rischio alluvioni”. Questo intervento secondo il Comitato per l’Ambiente di Rivabella porterebbe una significativa quantità di cemento, compromettendo ulteriormente la capacità del suolo di svolgere la sua funzione naturale di “spugna”.
«Le recenti alluvioni e i fenomeni climatici estremi - si legge nella nota - ci ricordano quanto sia urgente intervenire per proteggere il nostro territorio. Dal 2006 al 2022, l’Emilia-Romagna ha perso oltre 11.000 ettari di suolo, sacrificati a una cementificazione eccessiva che ha trasformato aree a rischio alluvionale in spazi urbanizzati. Questa battaglia non si limita quindi a preservare un’area verde, ma vuole anche promuovere una visione di città più sostenibile, inclusiva e sicura per tutti».
La proposta alternativa elaborata e protocollata in Comune a fine luglio risponde alle esigenze della comunità, riduce il consumo di suolo e crea nuovi spazi per la crescita e l’aggregazione, salvaguardando al contempo i diritti edificatori del privato. A tre mesi dalla presentazione, il Comune di Rimini non ha però ancora fornito una risposta formale. «Questa mancanza di riscontro riflette una politica che ignora i cittadini e trascura il valore del verde e le evidenze del cambiamento climatico, privilegiando un consumo scellerato del suolo e progetti insostenibili. Ogni scelta su quest’area deve essere fatta con la consapevolezza che senza un’inversione di rotta, episodi come quelli che hanno devastato la Romagna continueranno a ripetersi».
Il Comitato per l’Ambiente di Rivabella chiede dunque di fermare il Piano particolareggiato di via Coletti e di aprire un dialogo sulla proposta alternativa: «Non si tratta solo di salvare un’area verde - concludono dal direttivo - ma di costruire un modello di quartiere inclusivo e attento alle sfide climatiche. La comunità attende una risposta coraggiosa dall’amministrazione, sperando che il confronto possa ancora evitare un ulteriore scempio ambientale».