Rimini, l’assessora Ridolfi: “Prioritaria la riqualificazione degli hotel, sono 160 quelli chiusi”
Valentina Ridolfi, neo assessora all’Urbanistica e Pianificazione del territorio, dal suo predecessore Roberta Frisoni ha ricevuto in eredità due piani determinanti per lo sviluppo urbanistico di Rimini: il piano dell’arenile e il Pug.
Quando pensa di portarli al voto del Consiglio comunale per il varo definitivo?
«L’obiettivo di questa amministrazione è di arrivare entro fine mandato all’assunzione del Piano Urbanistico Generale, il Pug, in ottemperanza alla legge regionale 24 del 2017. E’ certamente un obiettivo sfidante ma contiamo di perseguirlo. Per fare questo occorre essere molto chiari sulla natura di questo strumento: il Pug è un piano intersettoriale a servizio di una città. Ad esempio, si discute molto del tema della riqualificazione alberghiera in fascia turistica o di aree strategiche come quella della ex questura, dello stadio e dell’ex caserma Giulio Cesare. Sono ambiti urbani fondamentali, ma il Pug non riguarda solo questi ambiti e il suo risultato complessivo non può essere confuso con la sommatoria delle singole parti o delle istanze di singoli portatori d’interesse. A marzo organizzeremo un evento di avvio del Piano con un incontro pubblico in cui presenteremo gli obiettivi del piano e illustreremo come intendiamo procedere tecnicamente. Per quanto riguarda il Piano dell’arenile, per fine febbraio è fissato il Comitato urbanistico provinciale. Il Piano passerà al vaglio della Terza commissione per essere poi sottoposto al Consiglio comunale ragionevolmente a inizio marzo».
Indichi tre priorità che metterà al centro della sua azione amministrativa.
«L’orizzonte dei prossimi due anni di lavoro sarà duplice: da un lato definiremo le strategie di portata strategica; dall’altro, cercheremo di dare risposte accelerate a tematiche urgenti. Oltre a traghettare il Pug all’assunzione, la seconda priorità è la riqualificazione alberghiera in fascia turistica, che confluirà nel Pug e a cui, come avvenuto per il Piano dell’arenile, stiamo già lavorando, avendo alle spalle un impegno a cui ci stiamo dedicando dal 2022. E il tutto si riconduce al disegno di una nuova strategia urbana sistemica per Rimini. Occorre ridare una centralità alle politiche urbane, affrontandole in maniera innovativa, avvalendosi degli strumenti Ict che la scienza ci mette a disposizione. E’ questa la senseable city di cui parla spesso Carlo Ratti (urbanista, ndr) e che per me è un punto di riferimento che orienterà questo mio mandato in cui, pur nel poco tempo disponibile, cercherò di fare del mio meglio nell’interesse della città e per il posizionamento di Rimini come senseable city a livello nazionale ed europeo».
Una delle criticità urbanistiche di Rimini è la presenza, in zona mare, di centinaia di alberghi dismessi, molti dei quali, secondo la denuncia di alcuni comitati cittadini, sono diventati dei dormitori per senzatetto: ha un piano d’intervento?
«Questo tema rappresenta una delle priorità di mandato e pezzo saliente del Pug. Le proposte che si susseguono su questo tema sono tante, interessanti, stimolanti, innovative. Condivido l’idea di liberare spazi a terra, tradizionalmente congestionati nel nostro modello turistico, per ricavare verde, servizi, opportunità a servizio di turisti e residenti in una chiave di valorizzazione del patrimonio ambientale. Così come condivido la proposta del vincolo turistico. Assumo, naturalmente, con concreto interesse le proposte che, anche di recente, sono venute dall’Aia e da altri albergatori ed esperti turistici lungimiranti. Tutte le proposte saranno messe all’interno di un confronto allargato e fattivo. Grazie anche al piano strategico, Rimini negli ultimi 15 anni ha cambiato pelle sul fronte della rigenerazione urbana e di un salto di qualità nella sostenibilità ambientale. E’ chiaro quindi che l’altra leva, vale a dire la parte privata del turismo, nei suoi necessari programmi di sviluppo e crescita deve tenere conto di una direzione intrapresa, molto precisa e ambiziosa; una visione che, in un arco più che ventennale, ci ha già permesso di “inventarci” la destagionalizzazione e crescere in maniera prorompente sul fronte dell’attrattività sui mercati esteri. Dal canto nostro, come Comune, dobbiamo essere rapidi e far sì che, insieme agli operatori, ogni nuovo atto o pianificazione che emaneremo funzioni effettivamente. Ci interessa promuovere gli investimenti. Questo riguarda gli alberghi, il turismo e, in generale, le imprese che hanno necessità e voglia di svilupparsi».
A proposito, la mappatura di questi hotel dismessi a che punto è?
«Con il Piano strategico abbiamo lavorato alla fotografia e alla mappatura delle strutture alberghiere, da cui è scaturito che sono attualmente 160 gli alberghi chiusi definitivamente. La mappatura dovrà ovviamente essere poi periodicamente aggiornata e lo faremo col supporto del Piano Strategico».
Su questi immobili è consentito realizzare esclusivamente attività al servizio del turismo, come centri benessere, parcheggi, ristoranti condivisi: è vero che un imprenditore che volesse aprire una di queste attività in uno di questi hotel dismessi deve obbligatoriamente convenzionarsi con un albergo della zona?
«Le attuali norme prevedono il mantenimento del vincolo turistico. Come dicevo, è però nei nostri obiettivi anticipare l’attuazione del Pug su un tema cruciale come quello degli alberghi, attraverso procedimenti straordinari che possano determinare una variazione della strumentazione attuale, anche in riferimento a questa specifica norma che lei menziona».
Passiamo al progetto studentati: a che punto è? Avete individuato un contenitore in centro storico dove realizzarlo?
«Su tutto il tema degli studentati, in centro e in altre zone, stiamo lavorando a stretto contatto con il Campus di Rimini e Uni.Rimini e sono in corso istruttorie su cui a breve daremo aggiornamenti».
Assessora quale sarà il futuro delle ex colonie e quanti anni dovranno passare prima di vedere ultimata la loro riqualificazione?
«Quello delle colonie è un patrimonio straordinario, su cui negli ultimi decenni poco si è mosso. Anche questo tema rientra nel Pug e sarà trattato in parallelo alla riqualificazione della fascia alberghiera. Anche su questo sarà importante il confronto con la Regione, dato che il tema delle colonie dismesse accomuna tutto il sistema costiero. Sappiamo che il presidente De Pascale è attento al tema e sapere poi di avere a Bologna un riferimento come l’assessora Frisoni, che conosce approfonditamente il tema, è motivo di ulteriore fiducia. Non partiamo da zero. Come Comune continuiamo a monitorare i movimenti dell’imprenditoria e, nella fase esplorativa del Pug, indagheremo queste prospettive».
Per i 36 alloggi popolari in zona ex questura a che punto siamo? Quando partiranno i lavori?
«Abbiamo convocato una conferenza di servizi per febbraio, che sarà la seduta conclusiva in cui acquisiremo tutti i pareri. Siamo ormai nella fase dell’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, e gli accordi con il soggetto privato prevedono che, entro marzo, verrà ceduta a titolo gratuito al Comune l’area di esecuzione dell’intervento di edilizia residenziale. Contiamo quindi entro Pasqua di andare in Consiglio per ratificare le conclusioni della conferenza dei servizi e portare in approvazione il progetto in variante alla strumentazione vigente. Rispetto alla realizzazione, è stata già sottoscritta un’integrazione alla convenzione con Acer, che farà da stazione appaltante per conto del Comune, provvederà all’affidamento del progetto esecutivo e, dopo l’approvazione, darà avvio ai lavori auspicabilmente entro la fine di quest’anno».
Ridolfi, tratto metromare stazione-Fiera a parte, gli altri progetti legati al Pnrr a che punto sono?
«Siamo pienamente in linea con i cronoprogrammi. E’ notizia di pochi giorni fa la ricezione del decreto da parte del Ministero delle infrastrutture che ricolloca il finanziamento del progetto del Metromare fino alla Fiera nella “legislazione ordinaria”, così com’era in origine, slegandolo quindi dal Pnrr. Una modifica che permette di guardare alla realizzazione dell’opera senza essere vincolati alle tempistiche stringenti del Pnrr. Per il resto preparandoci ad un biennio decisivo per la conclusione di progetti di rilevanza per la città come tre asili nido, l’impiantistica sportiva, i servizi. Stiamo continuando a presentare candidature, in particolare sulla Missione 1 su digitalizzazione e innovazione. Proprio in questo ambito, l’ultimo progetto che ci è stato finanziato è quello sulla cyber security per 1.300.000 euro. Una programmazione di opere che si incrocia con percorsi di trasformazione in fase di completamento e con i piani sviluppo che coinvolgono altri soggetti pubblici e privati, come Ieg e l’aeroporto».