Rimini. Indagato per sfruttamento per un passaggio a una prostituta
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Potrebbe essere una vicenda che fa sorridere non fosse che un uomo di 65 anni ha rischiato di finire a processo per sfruttamento della prostituzione. Oggi l’uomo, difeso dall’avvocato Paolo Ghiselli, oggi può tirare un sospiro di sollievo perché la vicenda che l’ha visto indagato dalla Procura della Repubblica di Rimini si può dire definitivamente archiviata dagli stessi inquirenti. Una sera dell’ottobre dello scorso anno, il 65enne in questione aveva accompagnato una giovane donna dell’Est Europa a un distributore di benzina lungo la via Flaminia, in prossimità del ristorante Quo Vadis. La donna, a cui serviva un passaggio, aveva raccontato il 65enne, era salita sulla sua vettura ed era scesa al distributore di benzina. Ma appena lei aveva messo piede sull’asfalto, erano saltati fuori dal buio, da luogo in cui erano appostati, i carabinieri che avevano identificato il 65enne. “Favorisca documenti di identità e patente”, aveva chiesto il maresciallo al 65enne dalla portiera dell’auto lasciata aperta dalla ragazza appena scesa. Il riminese ovviamente non si era sottratto al controllo e aveva “favorito” patente e libretto della vettura. Dopo qualche tempo gli era stato notificato un avviso in cui si diceva che era stato denunciato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. In effetti, una fattispecie classica del “protettore” è quando questo accompagna sul posto di lavoro la prostituta. Ma in questo caso le indagini difensive e un ricorso al giudice di pace hanno potuto dimostrare l’estraneità ai fatti del 65enne per cui la Procura ha archiviato le accuse.
a.d.m.