Rimini. Incontro con le categorie. «Piano spiaggia legato alle concessioni, il Comune si prepara a fare i bandi»
Piscine in spiaggia, la promessa dell’impegno per consentirne la costruzione, e il Piano spiaggia, legato a doppio filo con le concessioni balneari e alle regole del bando per le nuove aggiudicazioni, in accordo con la direttiva europea Bolkestein.
Nell’incontro che si è svolto ieri mattina tra le categorie economiche e il Comune di Rimini è emersa la determinazione ad affrontare la questione nello specifico. «In assenza di una legge quadro nazionale o regionale - riferisce Marco Polazzi, presidente comunale di Cna Rimini - l’Amministrazione ha comunicato la volontà di procedere a elaborare i bandi, partendo da un confronto con i vari attori del territorio, in modo che in autunno si addivenga a una definizione della materia». Intenzione che il sindaco rimarca ricordando come pesino «i ritardi e le mancate promesse del governo, che fa sì che oggi, a praticamente quattro mesi dalla scadenza fissata al 31 dicembre, non sia giunto nessun provvedimento, e ci siano ministri che dicono l’uno il contrario dell’altro». «Noi comunque andiamo avanti - ribadisce - e lo faremo fino in fondo. Come Amministrazione abbiamo l’onore e onere di perseguire l’interesse pubblico e i legittimi interessi dei privati».
Da parte sua, Cna, spiega il presidente Polazzi, «si impegnerà a predisporre un ufficio composto da un team di professionisti per affiancare bagnini, ristoratori e i vari imprenditori che intendono partecipare alle gare mettendo a disposizione avvocati, commercialisti e tecnici. Non sarà semplice e i tempi sono stretti».
Intanto, sulla definizione di una cornice normativa che inquadri i bandi, l’assessora al Demanio Roberta Frisoni spiega che «la prossima settimana si terrà l’incontro convocato dall’assessore regionale Andrea Corsini nell’ambito del tavolo di lavoro istituito dalla Regione per condividere una strategia comune a livello regionale». Permane l’attesa, invece, sui «possibili provvedimenti a livello nazionale». «A settembre ci saranno sviluppi?» si domanda Frisoni, spiegando che intanto «il gruppo di lavoro che sta lavorando alle procedure attiverà un percorso di consultazione preliminare ai sensi del Codice dei contratti rivolto a tutti gli stakeholder e alla città come previsto dalla normativa».
Largo alle piscine
In merito invece alle piscine, Mauro Vanni, presidente nazionale Confartigianato imprese balneari e della Cooperativa bagnini Rimini sud rileva la volontà dell’Amministrazione di avviare un confronto con la Soprintendenza ravennate, mentre è stato fissato per la prossima settimana un incontro con i tecnici per definire alcune questioni operative sulla realizzazione delle piscine. «Ad esempio - spiega il bagnino - sulle dimensioni minime delle aggregazioni di stabilimenti, al momento previste dai 250 metri in su, con la possibilità, per chi supera i 300 metri lineari, di realizzare piscine di 300 metri quadri». Uno degli obiettivi, puntualizza Polazzi di Cna, «è quello di ridurre il limite dell’estensione minima delle aggregazioni per poter costruire le piscine. Poi - aggiunge - si definiranno anche i luoghi in cui potranno essere realizzate».